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L’Acea boccia l’Euro 7: «Impatto marginale sulla riduzione degli NOx»

Entro il 2030, i nuovi standard Euro 7/VII dovrebbero fornire solo un’ulteriore riduzione del 4% degli inquinanti atmosferici per le autovetture e del 2% per i furgoni e i mezzi pesanti, mentre l'impatto sarà pari a zero per gli autobus. L’associazione: «I massicci investimenti sui nuovi standard apporterebbero benefici ambientali limitati, ma richiederebbe ai produttori di dirottare ingenti risorse finanziarie e ingegneristiche dai veicoli elettrici ai veicoli con motore a combustione. Questo avrà un forte impatto sulla nostra transizione verso veicoli a zero emissioni»

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L’Associazione europea dei costruttori di automobili (Acea) esprime perplessità sui benefici ambientali che dovrebbero apportare i nuovi standard di emissioni inquinanti per auto e furgoni (Euro 7) e per camion e autobus (Euro VII). Secondo l’associazione, infatti, i nuovi standard emissivi – che ricordiamo entreranno in vigore dal primo luglio 2025 per le autovetture e dal primo luglio 2027 per i mezzi pesanti – dovrebbero fornire entro il 2030 solo un’ulteriore riduzione del 4% di NOx per le auto e del 2% per i furgoni e gli autocarri pesanti, mentre l’impatto sarà pari a zero per gli autobus.

Che l’Acea sia scettica nei confronti dell’Euro 7/VII ovviamente non è una sorpresa. Acea è il gruppo di interesse europeo dei produttori automobilistici e dal momento che i nuovi standard richiedono importanti risorse ai costruttori, ecco che sono proprio gli investimenti a preoccupare l’associazione, perché non supererebbero il piccolo effetto che l’introduzione dell’Euro 7 ha sull’ambiente.

L’Acea lo ho detto chiaro e forte: «Un massiccio investimento in Euro 7 fornirà solo un vantaggio marginale all’ambiente, ma costringerà le case automobilistiche a investire enormi quantità di denaro e capacità di sviluppo che potrebbero essere meglio utilizzate nello sviluppo di modi di trasporto completamente a emissioni zero».

Nei giorni scorsi l’associazione aveva inoltre sottolineato che la proposta di regolamento Euro VII è «particolarmente dura per gli autocarri» in quanto «trascura completamente il passaggio accelerato a veicoli a emissioni zero e ignora l’effetto dei futuri obiettivi di CO2 per i veicoli pesanti».

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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