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Monta il nervosismo in Unatras: «Governo immobile; proclamiamo stato di agitazione»

In una lettera inviata dal raggruppamento unitario vengono ribadite le principali questioni rimaste irrisolte e si annuncia uno stato di agitazione, auspicando un’urgente iniziativa dell’Esecutivo per approvare i provvedimenti per rendere possibile lo stanziamento di centinaia di milioni promessi e mai "avvistati"

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L’idillio governo-autotrasporto volge al termine? Molto probabilmente è che il tempo passa e di fatti concreti ancora se ne vedono poco. Quindi, le associazioni di categoria cominciano a fare pressioni, agitando anche lo spettro dell’anticamera della protesta. Più precisamente in una lettera diffusa oggi il raggruppamento unitario manifesta «insoddisfazione per l’inerzia del Governo» rispetto alle principali questioni poste, registrando la mancanza di risposte adeguate rispetto alle legittime aspettative di decine di migliaia di operatori economici.

Ed ecco perché a fronte di questa «incresciosa situazione di immobilismo», Unatras manifesta «il malcontento diffuso annunciando lo stato di agitazione della categoria» e «ribadisce l’urgenza di un’immediata iniziativa dell’Esecutivo tale da poter offrire le risposte che le imprese attendono, ormai da troppo tempo».

Più in particolare le questioni rimaste irrisolte riguardano:
– i provvedimenti normativi per la completa fruibilità dei complessivi 285 milioni di euro (tutte risorse stanziate ed approvate dalla legge di bilancio e dal DL “aiuti quater”)
– la definitiva esclusione dall’obbligo di contribuzione all’autorità di regolazione dei trasporti (ART) soprattutto in considerazione della imminente scadenza del 28 aprile
– l’individuazione di soluzioni efficaci per affrontare la questione organizzativa delle motorizzazioni civili oltre che quella relativa ai trasporti eccezionali
– l’attivazione del tavolo permanente per la modifica delle regole di settore
– il recepimento delle proposte avanzate per far fronte alla carenza di personale autista, che rischia di mettere in ginocchio l’operatività delle imprese e, di conseguenza, la normale mobilità delle merci e delle persone.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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