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PNRR parla di autotrasporto soltanto in riferimento alla sua digitalizzazione

L'autotrasporto è contemplato nel PNRR nella sezione dedicata all'intermodalità e alla logistica integrata. Le riforme da attuare prevedono il ricorso alla eCMR, alla dematerializzazione quindi dei documenti di trasporto in modo da efficientare la movimentazione delle merci nei traffici internazionali

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Non è del tutto corretto affermare che l’autotrasporto non abbia trovato posto nel PNRR. Perché scorrendone interamente le pagine si trovano alcuni passaggi che lo menzionano esplicitamente nella sezione M3C2 dedicata all’«intermodalità e alla logistica integrata». Certo, non si fa riferimento a fondi, ma di due strumenti in grado comunque di generare vantaggi monetizzabili: la digitalizzazione dei documenti e l’eCMR.

La loro collocazione nel contesto citato è giustificato dal fatto che la sburocratizzazione, la semplificazione e la digitalizzazione sono presupposti indispensabili per l’intermodalità e per la logistica integrata. La digitalizzazione dei documenti di trasporto è ritenuta invece necessaria per velocizzare la mobilità delle merci in territorio europeo e internazionale.

Come digitalizzare?

Il progetto di riforma prevede che il processo di digitalizzazione si concentri in particolare sull’utilizzo della CMR elettronica (come impropriamente è chiamata la lettera di vettura, quando in realtà l’acronimo fa riferimento alla Convenzione con cui 55 Paesi hanno deciso di condividere regole comuni, tra cui appunto il riconoscimento delle caratteristiche di una lettera di vettura, in materia di trasporto merci su strada). La sua smaterializzazione era già stata avviata con l’approvazione dei Regolamenti europei 2020/1056 e 2020/1055, finalizzati a facilitare l’accesso alla professione e lo scambio di informazioni elettroniche.

L’eCMR, vale a dire la lettera di vettura elettronica, viene emessa dal vettore, dal mittente o da altre parti, tramite una trasmissione elettronica, cioè tramite informazioni generate, inviate, ricevute o memorizzate tramite strumenti elettronici, digitali oppure lettori ottici, compresi file allegati o collegati.

Dematerializzazione

I principali benefici attesi dall’introduzione dell’eCMR in Italia sono: 

  1. maggiore sicurezza, velocità ed economicità dei flussi informativi; 
  2. semplificazione dei flussi informativi tra gli attori della catena logistica; 
  3. riduzione dei costi di emissione, molto inferiori a quelli del CMR cartaceo; 
  4. minore possibilità di errori e discrepanze tra le versioni in possesso del mittente, del trasportatore e del destinatario della merce; 
  5. maggiore trasparenza e facilità di controllo, con particolare riguardo all’intermodalità e alla duplicazione dei controlli, in virtù del monitoraggio costante delle operazioni e della possibilità di accedere alle informazioni in tempo reale;  

Per velocizzare le attività di controllo delle merci e, conseguentemente, l’intero flusso logistico, sarà inoltre necessario investire nell’individuazione dei laboratori di analisi accreditati per i controlli sulle merci.

Digitalizzare la catena logistica

La digitalizzazione riguarda non solo il processo di dematerializzazione dei documenti di trasporto, ma anche la catena logistica, rispetto alla quale cerca di risolvere i punti di criticità al fine di realizzare un sistema digitale interoperabile tra attori pubblici e privati per il trasporto merci e la logistica, in grado di semplificare procedure, processi e controlli.

La cosa più interessante, quella che fornisce in maniera tangibile la dimensione di conquista di questo processo viene individuata nel PNRR nella rimozione di alcune criticità ataviche del sistema e dell’autotrasporto in particolare. Vale a dire:

  • l’eccessiva burocrazia nelle procedure, ancora fortemente dipendenti dai documenti cartacei;
  • il mancato avvio effettivo dei processi di semplificazione normativa;
  • la frammentazione dei sistemi informatici implementati dai vari enti e attori della catena logistica; 
  • i tempi di attesa per il carico/scarico delle merci e per i consueti controlli che risultano non competitivi rispetto ad altri paesi europei.
Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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