È una Ursula Von Der Leyen particolarmente indispettita quella che parla con i giornalisti mentre è in visita in Baviera. La presidente della Commissione europea racconta, infatti, che «purtroppo l’Austria ha rifiutato le proposte» messe sul tavolo dall’organo esecutivo dell’Unione allo scopo di ritirare i blocchi unilaterali al Brennero. «Ora – aggiunge – offriremo un ultimo colloquio di mediazione».
La presidente ha anche sottolineato di «capire la rabbia che si scatena in Baviera e anche in Italia» rispetto «alla questione della gestione dei blocchi e degli ingorghi chilometrici», ribadendo che l’unica strada per risolvere il problema è di affrontarlo «insieme». Parola che l’Austria finora non ha voluto recepire.
La reazione del ministero
Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha accolto queste dichiarazioni con apprezzamento, sottolineando come sia stata la stessa presidente della Commissione Ue a definire come «ultimo» il tentativo di mediazione con cui si intende risolvere la controversia del Brennero. «L’Italia – si legge in una nota – non è più disposta a sopportare divieti unilaterali da parte dell’Austria: anni di proposte e di azioni diplomatiche non hanno sortito i risultati sperati. Lavoratori e viaggiatori italiani meritano rispetto».
La reazione di Confartigianato Trasporti
Anche Confartigianato Trasporti si allinea alla posizione governativa apprezzando che le parole della presidente della Commissione UE. «Se nulla dovesse cambiare – ha sottolineato con fermezza il presidente Amedeo Genedani – a questo ultimatum della Presidente Ursula Von der Leyen seguano i provvedimenti conseguenti richiesti dal Governo italiano».
Genedani ha aggiunto di essere al fianco del ministro Salvini «nella battaglia intrapresa a livello UE sul rispetto degli autotrasportatori e a tutela dell’export italiano contro le decisioni penalizzanti portate avanti in questi anni dal Tirolo». Secondo il presidente, infatti, anni di discussioni e di azioni diplomatiche «purtroppo non hanno sortito alcun effetto. L’Austria ha continuato deliberatamente a mettere in atto i propri piani anticoncorrenziali imponendo limiti e divieti, minando la libera circolazione di persone e merci e ostacolando gli autotrasportatori italiani con giustificazioni incomprensibili.
La direzione intrapresa dal governo italiano – di agire, in sinergia con la Germania, per far attivare la procedura d’infrazione e sanzionare l’Austria – secondo Genedani «è quella auspicata e sollecitata dalla nostra Associazione. Adesso alle parole seguano i fatti».