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L’intermodale secondo Metrocargo: 40′ di carico/scarico in orizzontale

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Si fa un grande parlare di rilancio della modalità ferroviaria. Ma poi di fatto risulta diffiicile passare da un livello di principio a un ragionamento basato sull’efficienza e l’economicità. Esattamente quello che invece diventa possibile con Metrocargo, che in meno di 40 minuti consente di trasferire tutto il carico merci da un treno a un altro treno o a un camion, per di più spostandolo orizzontalmente. Non è fantascienza: il sistema esiste già ed è stato testato nel porto di Vado Ligure, vicino a Savona. Si chiama Metrocargo ed è un concept innovativo basato su una tecnica di trasbordo in parallelo dei container e delle casse mobili.
L’apparato può essere costruito lungo i binari ferroviari, sotto la linea elettrica di contatto, permettendo così di caricare e scaricare le unità da treno a treno o da treno a veicolo pesante in un’unica operazione interamente automatizzata, in piena sicurezza e rispetto dell’ambiente. La tecnica di trasbordo si avvale di navette specializzate e di torrette mobili per il sollevamento.
Il sistema può operare sia su un solo lato del binario ferroviario per impianti con minori volumi di movimentazione, oppure su entrambi i lati nel caso in cui, come nei terminal portuali, si debba movimentare un elevato numero di contenitori. I terminali, realizzati parallelamente alla linea ferroviaria, devono essere dotati di binari passanti elettrificati, in modo da evitare manovre per l’ingresso e l’uscita del treno nel terminale, e poter così gestire le operazioni di carico e scarico dei carri ferroviari senza alcuna scomposizione del treno stesso.
Metrocargo prevede un primo trasporto via camion al terminale più vicino dove si provvede allo stoccaggio – suddividendo le unità di carico per ciascuna direttrice di destinazione  – o, se in un porto, al carico direttamente sul vagone ferroviario.
Il sistema è modulare e può adattarsi ai volumi di traffico o ai vincoli strutturali delle aree portuali, consentendo di ridurre i tempi di sosta in porto/interporto delle merci containerizzate e di razionalizzare l’uso delle limitate aree portuali, impiegabili più proficuamente per le operazioni di carico e scarico nave. Metrocargo è un’idea di I.LOG Iniziative Logistiche, con il contributo del progetto europeo MIT – Metrocargo Intermodal Transport, e con la progettazione tecnica di Metrocargo Automazioni. Come sottolinea Guido Porta, AD delle due società, «crediamo che per rendere efficiente il trasporto merci su rotaia sia necessario cambiare approccio e passare da una logica ‘point to point’ (treno che parte con un carico che viene depositato una volta raggiunta la destinazione finale) a una logica ‘stop and go’ o di rete».
Il test, iniziato nel 2009 nel porto ligure, ha ottenuto importanti risultati di efficienza e affidabilità: «Durante il periodo di prova sono stati eseguiti 1600 movimenti con una disponibilità dell’impianto pari al 96,2% – ha spiegato Porta – Il numero di movimenti effettuati equivale alla movimentazione di 40 treni per un totale di circa 2.400 TEU».
Al terminal di Vado Ligure la tecnologia è stata scelta dall’Autorità Portuale di Savona per movimentare il trasporto su ferrovia dei container in ingresso e in uscita dalla nuova piattaforma polifunzionale attualmente in costruzione e gestita da APM–Maersk.
Ora Metrocargo Automazioni punta alla commercializzazione del sistema ed è in programma nei prossimi mesi una serie di incontri con i maggiori operatori logistici, portuali e retroportuali. A questo ha anche partecipato a Innotrans, il salone dedicato ai sistemi dei trasporti e alla logistica svoltosi a Berlino dal 18 al 21 settembre.  

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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