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Lo Sblocca Italia è legge: la lotta al cabotaggio illegale ha un’arma in più

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Il decreto Sblocca Italia, insieme alle norme dedicate all’autotrasporto, è stato definitivamente convertito dal Parlamento, dopo il voto favorevole anche del Senato e a questo appunto attende per la definitiva entrata in vigore soltanto la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (che dovrebbe avvenire in pochi giorni).

Ricordiamo che le norme che interessano l’autotrasporto sono due, che contengono cinque argomenti distinti.

L’art. 32 bis comma si occupa del cabotaggio illegale, invertendo l’onere della prova a carico del conducente del veicolo con targa straniera. In pratica con questo norma si integra l’art. 46 bis della Legge 298/1974, che con la riforma del codice della strada del 2010, era stata concepita per punire i trasporti di cabotaggio con sanzioni da 5.000 a 15.000, oltre che con il fermo del veicolo per 3 mesi. Le modifiche introdotte attualmente servono ad addossare all’autista straniero sottoposto a controllo su strada l’onere di giustificare con prova adeguata il perché della difformità tra le registrazioni del cronotachigrafo e la documentazione che deve portare a bordo per effettuare il trasporto. In pratica se la polizia lo ferma e non ha con sé i documenti che provano la regolarità del trasporto di cabotaggio, o darà una prova plausibile di tale lacuna o incapperà nella sanzione  già ricordata fino a 15 mila euro.

L’art. 32 bis comma 2 concede invece la possibilità di fruire tramite credito di imposta dei contributi agli investimenti e di quelli alla formazione per il 2014

L’art 32 bis comma 3 assegna al Comitato Centrale dell’Albo la competenza a giudicare i ricorsi contro i provvedimenti delle Motorizzazioni in materia di accesso alla professione di sanzioni disciplinari.

L’art. 32 bis comma 4 impone la tracciabilità dei flussi finanziari vietando il pagamento tramite contanti per le prestazioni di autotrasporto.

L’art. 29 bis, infine, stabilisce la perdita dell’onorabilità di un’impresa di autotrasporto nell’eventualità di un’informativa antimafia.

Per maggiori dettagli vi rimandiamo a quanto scritto dopo l’approvazione del testo alla Camera.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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