Cresce in Europa il movimento a sostegno del benessere e della salute degli autisti professionisti impegnati nel trasporto delle merci. La campagna #Wellbeing First #Drivers First #DoYourPart, lanciata lo scorso marzo da Esporg, l’organizzazione europea per le aree di sosta sicure, ha già all’attivo vari gruppi di lavoro su diverse tematiche che vanno dalla sensibilizzazione per il rispetto di questa figura professionale alle relazioni con medici e università per contrastare le criticità che tengono molti giovani lontani da questo mestiere, facendo della carenza degli autisti uno dei primi problemi per le imprese europee. I numeri forniti dalla campagna sintetizzano il malessere della categoria: l’80% degli autisti ha problemi di obesità, il 44% lamenta dolori cronici e il 50% dichiara un livello di stress da moderato a severo.
L’iniziativa che verrà presentata nuovamente da domani (fino al 22 novembre) al Solutrans Exhibition di Lione nell’ambito di un Wellbeing Corner nello stand di Esporg, ha messo nero su bianco dei punti fermi nel manifesto per il benessere degli autisti “senza i quali – si legge sul sito web della campagna (https://wellbeingpledge.eu) – più di 742 milioni di europei non avrebbero l’essenziale per vivere, tra cui cibo, medicine e tecnologia”.
Sei i punti fermi del documento: 1. Gli autisti sono la chiave del trasporto e aggiungono valore al sistema; 2. Un autista riposato è un autista sicuro; 3. Fondamentale la salute mentale e fisica dell’autista; 4. Necessità di prendersi cura del corpo, mente e anima; 5. Il benessere porta a un incremento della resilienza, della produttività e del coinvolgimento; 6. Il benessere è la chiave di una crescita economica sostenibile.
L’iniziativa, avviata da Esporg, sta raccogliendo adesioni tra le maggiori associazioni europee del settore, tra cui UETR, IRU, ESC, Truckers Life, ABVV – BTB, Dekra, ESTA, Truck Parking ecc. e alcuni sindacati, alle quali si aggiungono una serie di “Ambassodor” provenienti dal mondo industriale ed istituzionale con l’obiettivo di fare dialogare tutti gli attori coinvolti. Il manifesto è chiaro: la responsabilità è di tutti e ognuno è chiamato a fare la propria parte. “Gli autisti professionisti svolgono un ruolo fondamentale nella nostra economia – ha spiegato Marco Digioia, Segretario Generale dell’UETR – ed è giunto il momento di dare priorità al loro benessere, non solo con infrastrutture migliori, ma anche con iniziative che supportino il loro benessere generale”.
I working group – che lavoreranno per i prossimi 4 anni – partiranno quindi dai sei punti espressi dal manifesto per arrivare a proposte attraverso le azioni individuate dalla campagna, ovvero educazione, conoscenza, benessere come pilastro della sostenibilità, politiche a sostegno dei drivers, investimenti mirati a maggiore attenzione per un’industria dei trasporti più sana.
La campagna poggia le proprie basi su Ewellin, EuropeanWellbeingInitiative, un programma creato nell’ambito di Esporg “per migliorare la salute, la sicurezza e la felicità delle persone che mantengono in movimento il settore dei trasporti e della logistica in Europa. Nasce dalla chiara consapevolezza – si legge sulla presentazione web – che lunghe ore trascorse in viaggio, orari serrati e isolamento hanno un impatto negativo sia sugli autisti che sul personale dei depositi, e che una forza lavoro più sana porta a strade più sicure e aziende più forti”. L’obiettivo del programma che gestisce gli Ambassador e i gruppi di lavoro è quello di sviluppare un quadro scientifico a sostegno del benessere degli autisti professionisti impegnati nel trasporto delle merci. Tutto questo “Agendo simultaneamente e unitamente – è il messaggio chiave – dal vertice della piramide al livello base, invitiamo tutti gli stakeholder, autisti, operatori, decisori politici e fornitori, a unirsi a noi per plasmare un futuro più sano per il trasporto europeo”.


