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Interporto di Parma, da Bruxelles un finanziamento da 3 milioni di euro

L’investimento complessivo per il nuovo terminal è pari a undici milioni di euro. Il progetto ha preso il via già nel 2020/2021 grazie a quattro milioni stanziati dal MIT e da altrettante risorse finanziate in proprio da Cepim. Ora la Commissione ha completato il quadro finanziario permettendo di lanciare l’Interporto verso il futuro, con la realizzazione di tre binari conformi ai nuovi standard europei che potranno accogliere treni da 750 metri. Rufini, AD di Cepim: «Aumenteremo del 20% i volumi di traffico merci ferroviario»

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L’Interporto di Parma si proietta verso il futuro, con nuovi investimenti che mirano a farlo diventare uno dei terminal più avanzati a livello internazionale nella movimentazione delle merci su ferro. È di oggi, infatti, la notizia del finanziamento da parte della Commissione Europea di 3 milioni di euro per supportare i progetti di crescita dell’Interporto emiliano, che si aggiungono ai 4 milioni già stanziati dal MIT nel 2021 e da altrettante risorse finanziate in proprio da Cepim (società che dal 1994 si occupa di realizzare, coordinare e promuovere lo sviluppo infrastrutturale e dei servizi dell’interporto). Con la nuova tranche di sovvenzioni, si completa dunque il quadro finanziario che permette all’Interporto di portare a termine i lavori di ammodernamento, che dovrebbero essere conclusi entro febbraio 2024.

Un plauso all’infrastruttura emiliana è arrivato direttamente da un report firmato dalla Commissione europea di Ursula Von Der Leyen, che ha attribuito un punteggio molto elevato all’intervento di ammodernamento: «Il nuovo terminal contribuisce agli obiettivi fissati a livello europeo in termini di aumento della quota modale del trasporto merci ferroviario e agli obiettivi del Green Deal, come la decarbonizzazione. Quanto si sta per realizzare all’Interporto di Parma promuove un uso efficiente e sostenibile dell’infrastruttura di trasporto, aumenta la capacità ferroviaria e permetterà di far fronte alla crescente domanda nazionale e internazionale di nuovi servizi proveniente dalle imprese ferroviarie».

Nel dettaglio, il nuovo terminal schiererà tre binari conformi ai nuovi standard europei, appena realizzati. Potrà accogliere treni da 740 metri, una dimensione che ora colloca l’interporto di Parma nel ruolo di «playmaker» di tutta l’Italia Nord-Occidentale e del Nord Europa, dato che sono ancora pochissime le realtà che possono rispondere a questo requisito.

«I numeri sono importanti e non mentono mai», ha dichiarato Fabio Rufini, AD di Cepim, fornendo una proiezione molto chiara: «Oggi arrivano all’Interporto di Parma 2.945 treni all’anno. Grazie al nuovo terminal aumenteremo del 20% i volumi di traffico merci ferroviario, accogliendo i grandi convogli che rappresentano il nuovo standard europeo».

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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