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Lupi propone abbonamento per tagliare del 20% i costi autostradali. Uggè scettico, Franchini possibilista

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I rincari dei pedaggi autostradali non vanno giù all’autotrasporto. In un momento in cui l’economia stenza a muoversi, risulta a dir poco inopportuno far lievitare i costi di imprese già lungamente provate. Tant’è che anche il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi ha avuto un’apertura sul tema, dicendosi disposto a rivedere, migliorandola, la questione pedaggi. Con la stessa occasione ha anche gettato sul tavolo un’idea da verificare nei fatti: quella di introdurre un sistema di abbonamenti sulla rete autostradale per favorire pendolari della strada e autotrasportatori, con l’obiettivo di ridurre i costi del 20 per cento.

Un’idea che Paolo Uggè, presidente di Fai Conftrasporto, ha giudicata «ottima nelle intenzioni, ma che rischia di diventare pessima se analizzata nella sua reale fattibilità». In pratica, sembra dire Uggè, «l’intenzione annunciata dal ministro Lupi non può che essere accolta positivamente dagli operatori dell’autotrasporto. Occorrerebbe tuttavia sapere, onde evitare l’insorgere di aspettative che quando vengono deluse sono portatrici di guai, chi sosterrà il costo di un’iniziativa che, a un primo sommario calcolo, vale almeno 20 miliardi di euro, e questo solamente per l’autotrasporto, con la prospettiva di raggiungere cifre astronomiche se si aggiungono anche coloro che utilizzano l’autovettura per la propria attività. Le società concessionarie? Non credo proprio. Forse le casse, già di per sé semivuote, dello Stato?».
Uggè, infatti, ha calcolato che i veicoli adibiti al trasporto merci, fra Tir e furgoni, interessati ad applicare la norma sugli abbonamenti sarebbero oltre 6 milioni di veicoli, ai quali andrebbero aggiunti circa 2 milioni di veicoli esteri comunitari.

Di tutt’altro avviso Cinzia Franchini, presidente di CNA-Fita, che ha giudicato positivamente la proposta del ministro e ha definito «bizzarra» la preoccupazione di Uggè rispetto alle «sorti economiche dei concessionari autostradali! Preoccuparsi in questo momento se simili snodi di potere economico possono o meno permettersi di scontare aumenti ingiustificabili sembra una barzelletta, purtroppo non lo è e per questo auspichiamo che tutto l’autotrasporto, in modo unitario e trasparente, torni a schierarsi là dove è bene evidente l’interesse da tutelare».
Rispetto a quest’ultima considerazione il presidente di CNA-Fita ha dichiarato urgente la necessità di «una riunione straordinaria di Unatras affinché, anche il coordinamento unitario, affronti la questione nel modo corretto e opportuno oltre che trasparente», così da potersi poi presentare a un confronto con il ministro che la stessa Franchini ha sollecitato, invitando Lupi a «riconvocare il tavolo con le rappresentanze dell’autotrasporto che hanno firmato il protocollo d’intesa del 28 novembre scorso, mettendo al primo punto all’ordine del giorno il tema pedaggi, in modo che si possa condividere una tempestiva soluzione che calmieri questo aumento indiscriminato».

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