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Marcia indietro sul cabotaggio illegale: per l’UE non è infrazione grave

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Il cabotaggio illegale non è un’infrazione grave e quindi non comporta la perdita del requisito della onorabilità. Sembra ormai essere questa la posizione assunta dal Parlamento Europeo relativamente alla classificazione delle infrazioni stradali. Un esito abbastanza sorprendente, visto che lo stesso Parlamento aveva richiesto alla Commissione europea di rivedere una prima black list in cui il cabotaggio illegale non era appunto ricompreso tra le violazioni più importanti.

Alla resa dei conti, tuttavia, se nel testo uscito dalla Commissione Trasporti il cabotaggio illegale veniva valutato con un livello intermedio di gravità, nella mozione di risoluzione presentata dal Parlamento il livello di gravità appare addirittura inferiore rispetto a quello proposto o comunque non presenta i requisiti di gravità necessari alla perdita dell’onorabilità. Ricordiamo come la perdita di reputazione comporta la mancanza di un requisito essenziale per possedere la licenza.

Pare che tale atteggiamento di chiusura sia stato provocato da una certa rigidità della Commissione che ha tenuto duro sulle sue posizioni e in particolare della commissaria slovena, Violeta Bulc, che non ha ritenuto che il cabotaggio abusivo potesse essere assimilabile ad altre tipologie come morte o danno grave alla persona.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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