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Mercato veicoli: rallentano le vendite, nonostante l’esigenza di svecchiare il parco

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Continua la flessione delle vendite dei veicoli da lavoro che, nei primi dieci mesi dell’anno registrano un segno meno tra il 6 e il 7%; un andamento che si confermerebbe anche per i prossimi due mesi.

Il mese di ottobre 2019, relativamente ai veicoli industriali con massa totale a terra superiore alle 3,5 tonnellate, va in archivio con un andamento ancora negativo sullo stesso mese del 2018, registrando un -8,8% (1.944 unità contro 2.132).

Nel comparto dei veicoli pesanti con mtt uguale o superiore a 16t, il segno meno è dell’11% a ottobre 2019 su ottobre 2018 (1.530 unità immatricolate contro 1.720).

«Il 26 ottobre scorso è stata avviata la decorrenza del termine per l’inoltro delle domande di finanziamento a valere sui contributi agli investimenti per il 2019 e, dalle notizie che abbiamo raccolto, dopo due giorni i fondi disponibili erano già praticamente già esauriti – ha commentato Franco Fenoglio, presidente della Sezione Veicoli Industriali di Unrae – Questo dimostra ancora una volta che la necessità di rinnovo del parco è reale e chiaramente sentita dagli operatori dell’autotrasporto. Diventa quindi pressante provvedere ad un sostegno strutturale degli investimenti in veicoli di ultima generazione, come più volte richiesto e sostenuto dall’Unrae, passando finalmente dalle parole ai fatti».

Il Decreto Legge n. 124, pubblicato in GU il 26 ottobre scorso, prevede anche uno stanziamento di circa 26 milioni per il biennio 2019 – 2020 da destinare all’acquisto di veicoli industriali a basso impatto ambientale contro rottamazione. Un contributo che per il presidente Unrae è «un segnale d’interesse per il settore anche se non sufficiente» mentre auspica invece che «si velocizzi il processo di attuazione della disposizione e non si perda in iter burocratici infiniti che ne vanifichino l’effetto e l’efficacia».

Un segnale che non soddisfa Fenoglio, che afferma «tale settore continua a non essere considerato strategico. Anzi, mentre lo si carica di responsabilità improprie in materia di inquinamento, si continua a non fare nulla di sostanziale per rinnovare il parco in modo concreto e programmato» mentre, prosegue, «è necessario valutare attentamente il ruolo del trasporto stradale, che dovrebbe essere considerato come strategico per il futuro del nostro paese e che sta affrontando cambiamenti ed adeguamenti, anche nella tipologia dei mezzi impiegati».

A ottobre rallenta anche la domanda di veicoli commerciali, anche se sempre in crescita (+3,9%)

I primi dieci mesi del 2019, sempre secondo le stime diffuse dal Centro Studi e Statistiche Unrae, le vendite di autocarri con ptt fino a 3,5t sono aumentate del 6,7%.

«Per l’intero 2019 – afferma Michele Crisci, Presidente dell’Unrae – il nostro Centro Studi e Statistiche stima che il mercato dei veicoli commerciali chiuda in rialzo di circa l’8%, dopo la diminuzione del 6,4% nel 2018. Con l’occasionale sostegno dal Superammortamento – continua – la domanda continua a oscillare da alcuni anni su volumi decisamente inferiori ai livelli pre-crisi, e soprattutto insufficienti ad assicurare un adeguato rinnovo del parco circolante, per quasi la metà obsoleto e pericoloso sia per la salute sia per l’ambiente». Motivo per sui l’Associazione delle Case Automobilistiche Estere torna a chiedere di «rendere strutturale la misura, che, in un quadro normativo più certo, favorirebbe un pianificato e accelerato svecchiamento del parco di veicoli commerciali».

Da un’analisi del dettaglio della struttura del mercato di gennaio-settembre 2019 (con dati ancora suscettibili di leggeri aggiustamenti nei prossimi due mesi, a causa dei ritardi di immatricolazione), con un mercato in crescita del 6,9% a 134.653 unità contro 125.936 dei nove mesi 2018, emerge la prosecuzione del segno più per tutti i canali di vendita. Gli acquisti dei privati, con volumi in crescita del 5,0% a 28.402 unità, vedono comunque la loro quota in diminuzione di 0,4 punti al 21,1%.

A continuare la sua crescita è il noleggio che sfiora a doppia cifra (+9,6%) grazie alle 41.767 unità in rappresentanza di quasi un terzo delle vendite. Forte la spinta del breve termine che cresce del 38,4%, a fronte di un incremento del 3,2% del lungo termine che registra 31.336 immatricolazioni.

 

foto di archivio

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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