Alla mezzanotte tra il 6 e il 7 gennaio scatterà il blocco nell’imbarco dei mezzi pesanti, dei semirimorchi e dei camion sulle navi impegnate nelle Autostrade del Mare nei porti di Palermo, Termini Imerese, Catania, Cagliari, Olbia e Messina, con esclusione dei servizi sullo Stretto. E la protesta andrà avanti a tempo indeterminato. È questa la decisione assunta da Trasportounito, inclusa la delegazione della Sardegna, da Aitras e da Aias.
Le ragioni di questo blocco, con cui si mira a paralizzare i porti delle due isole maggiori, sono da rinvenire nelll’aumento record dei noli marittimi deciso dalle compagnie di navigazione che svolgono servizi di collegamento sulla rete delle Autostrade del Mare e che hanno motivato questo aumento per far fronte agli extra-costi derivanti dall’utilizzo di carburante a basso contenuto di zolfo in ottemperanza con la normativa marittima internazionale IMO che entrerà in vigore il primo gennaio prossimo.