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Misure antidumping nell’autotrasporto? Delrio: «Se l’UE non decide in fretta, pronti a fare da soli»

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Guarda all’autotrasporto il ministro Graziano Delrio. E dal palco del Forum Internazionale di Cernobbio organizzato da Conftrasporto invita il settore a una sorta di sfida ambientale, di fornire cioè un proprio contributo alla realizzazione di un’economia a basse emissioni. In che modo? Molto semplicemente, spiega Delrio «contenendo i propri viaggi entro i 300 km e di affidarsi, per quelli che vanno oltre, alle autostrade del mare o alla ferrovia». I benefici di queste azioni – ha aggiunto il ministro – non sarebbero soltanto di natura ambientale, ma avrebbe ricadute di più larga scala, perché a quel punto anche gli Svizzeri ci chiederebbero di essere il loro porto e lo stesso potrebbe avvenire sul versante di Trieste rispetto ai paesi dell’Est».

Delrio ha anche dimostrato di aver presente la situazione di difficile competizione che si è creata in Europa da parte di aziende che sfruttano illegalmente il cabotaggio o fanno leva sul dumping degli autisti e di voler trovare il più in fretta possibile una soluzione comunitaria. «Il rischio – ha chiarito il ministro – è che ogni paese si faccia una propria normativa ad hoc e che a quel punto i buoi scappino dalla stalla. Io ho già sulla mia scrivania le leggi adottate da Francia e Germania e, se l’Europa non troverà un punto in comune, sono pronto ad adottare provvedimenti analoghi».

In pratica il ministro dei Trasporti giudica negativamente il fatto di rimettere ai singoli paesi la soluzione di una problematica che nasce in Europa e dall’Europa dovrebbe essere risolta. Ma è chiaro che se la soluzione comunitaria non dovesse essere individuata, a quel punto, come extrema ratio, anche l’Italia sarà costretta, per difendere il nostro comparto economico, a mettere dei paletti.

Peraltro, che Delrio sia interessato a battere ogni strada per trovare una soluzione alla questione, lo dimostra anche l’iniziativa che ha assunto qualche settimana fa di inviare, insieme ai suoi omologhi di Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Lussemburgo e Norvegia, una lettera alla Commissaria Europea ai Trasporti, Violeta Bulc, per richiedere un intervento efficace con cui contrastare i fenomeni di dumping sociale sempre più estesi, le distorsioni delle regole europee della concorrenza e le iniziative che rischiano di creare le condizioni per una caduta della sicurezza stradale e di quella dei lavoratori impegnati nell’autotrasporto.

Piena solidarietà e disponibilità a lavorare per una soluzione condivisa è stata espressa, chiudendo i lavori del Forum, dal presidente di Conftrasporto, Paolo Uggè, che rispetto al messaggio inviato alla commissaria Bulc, ha riconosciuto a Delrio il merito di aver pazientemente composto le posizioni dei diversi paesi per poter a esprimere un’unica posizione condivisa.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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