Si chiama Beru ed è il nuovo portale dedicato all’e-commerce che servirà i clienti da Mosca alla Siberia. A sostenerlo sono state due realtà distanti: da una parte Yandex, il motore di ricerca più cliccato del paese e, dall’altra, la Sberbank, la principale banca russa interessata ad ampliare e a diversificare i servizi dell’istituto, che già oggi toccano dalla sanità alla sicurezza informatica. Insieme hanno costituito una joint-venture mettendo sul tavolo un investimento da circa un miliardo di euro. D’altra parte stiamo parlando di un mercato estremamente vasto e dalle forti prospettive di sviluppo (secondo un rapporto Morgan Stanley nel 2023 l’ecommerce russo raggiungerà i 46 miliardi di euro, con una crescita rispetto a oggi del 170%), estremamente penalizzato finora proprio dalle estreme difficoltà logistiche, dovute a una rete di infrastrutture carente, a maggior ragione se rapportata alla vastità del territorio. Difficolta logistiche che avrebbero fatto salire nel gradimento dei Russi più i siti specializzati che non i marketplace dall’offerta merceologica iperallargata come Amazon. Maxim Grishakov, a.d. di Yandex Market, lo spiega senza troppi giri di parole: «Non è molto conveniente comprare su internet in Russia; la consegna è scarsa, è difficile restituire gli acquisti e la logistica è debole».
Ecco perché Beru proporrà ai suoi clienti non più di 100mila referenze e a chi spenderà più di 3.500 rubli (pari a circa 50 euro) regalerà anche la consegna. Ma sono le sinergie nel progetto a promettere tanto. Perché se il motore di ricerca Yandex potrà spingere nella conoscenza di Beru presso il grande pubblico, la Sberbank invece conta di portare sul portale di e-commercei quasi 36 milioni di clienti della banca che al momento attuale utilizzano la app dedicata dell’istituto. E in più, proprio per ovviare le incognite delle consegne a vuoto o delle possibili restituzioni di prodotti, gli sportelli bancari funzioneranno da lockers, vale a dire da armadi di recapito dei pacchi acquistati sul web. E siccome questi sportelli sono più di 16.000 e sono presenti praticamente ovunque, un po’ come gli uffici postali in Italia, questo potrebbe aiutare a minimizzare le criticità logistiche.
