Si chiama Operazione «Scania», ma nulla ha a che fare con il costruttore svedese; bensì è il nome in codice che i Carabinieri di Monza hanno dato alle indagini che hanno prodotto nei giorni scorsi lo smantellamento di una banda di rapinatori di camion che trasportavano prevalentemente generi alimentari di pregio, profumi e abbigliamento griffato.
Sono finite così in manette 7 persone, sei calabresi e un bergamasco, tra le Provincie di Monza, Bergamo e Lodi dopo alcuni mesi di indagini partite in aprile dal rinvenimento in un capannone di un automezzo pesante carico di generi alimentari rapinato alcuni giorni prima a Paderno Dugnano (Mi). Il mezzo era stato rinvenuto grazie alla segnalazione dell’antifurto satellitare installato sull’autoarticolato.
Gli accertamenti hanno collegato altre rapine (e tentate rapine) a quella di Paderno D. come quella ai danni del conducente di un tir carico di giubbotti “Moncler” per un valore complessivo di 800 mila euro del maggio scorso a Crosio di Chignolo (Pv). Ed è proprio seguendo la pista dei giubbotti che i carabinieri di Monza, avuta prova della volontà di vendere parte della refurtiva ad acquirenti napoletani, hanno organizzato dei pedinamenti di alcuni dei sospettati e, seguendo il furgone su cui era stata caricata parte della refurtiva hanno bloccato l’attività di ricettazione mentre altri malviventi, incaricati di assicurare il trasporto della merce, venivano tratti in arresto in flagranza di reato per la ricettazione tentata. A guidare la banda era 42enne originario di Vibo Valentia e residente a Brescia, che selezionava gli obiettivi, i nascondigli per la merce rubata e organizzava i canali per la ricettazione.
Ora, in seguito alle risultanze investigative, i carabinieri di Monza hanno eseguito le ordinanze di custodia cautelare per furto aggravato, i reati contestati vanno dal porto abusivo di armi alla rapina aggravata, al sequestro di persona.