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Paccar regge la multa UE e aumenta l’utile netto

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Sospiro di sollievo per Paccar. Il costruttore statunitense, proprietario anche dei marchi DAF, Peterbilt e Kenworth, è stato sì colpito dalle multe della Commissione Europea per lo scandalo del cartello dei prezzi dei principali produttori (comminate quindi anche al marchio olandese), ma la cifra è risultata inferiore rispetto all’accantonamento che la società stessa aveva fatto per coprirsi dalle sanzioni (circa 753 milioni di euro l’ammenda, contro i 942 milioni di dollari accantonati).

Risultato: il secondo trimestre dell’anno non è andato poi così male, visto che Paccar è riuscita a chiudere con un utile netto di oltre 481 milioni di dollari, migliore rispetto allo stesso utile trimestrale del 2015 (circa 447 milioni). I buoni risultati sul periodo aprile-giugno sono legati, oltre al disavanzo positivo della vicenda-cartello, alla forte domanda europea di camion, alla crescita dei servizi finanziari nonché al mercato in salute dei ricambi aftermarket. Il fatturato è stato di 4,2 miliardi di dollari, in calo rispetto ai 4,8 miliardi dell’anno scorso, ma in linea con le previsioni elaborate dalla società di ricerca Capital IQ. Se si guarda ai primi sei mesi del 2016, i dati non sono così ottimistici. La società a stelle e strisce aveva guadagnato 825 milioni di dollari nei primi sei mesi del 2015 e quest’anno si è fermata a 720 circa, con una perdita netta di 113 milioni (circa -13%).

La strategia futura di Paccar, secondo l’AD Ron Armstrong, sarà quella di investire nella crescita dei mercati principali e di espandere la presenza nei mercati emergenti. Gli investimenti verranno indirizzati verso i nuovi veicoli Kenworth, Peterbilt e DAF, per la realizzazione dei motori “puliti” PACCAR MX a basso consumo di gasolio in Nord America, verso il nuovo stabilimento produttivo DAF in Brasile  e nell’ampliamento della capacità distributiva dei centri partner di PACCAR. Sul fronte tecnologico l’azienda sta lavorando sull’integrazione dei componenti della catena cinematica, sull’assistenza alla guida avanzata e sulla connettività tra camion, senza dimenticare i prossimi ampliamenti logistici di alcune della sue strutture produttive, la recente apertura di un centro di distribuzione ricambi a Renton, vicino Washington, e la prossima inaugurazione di un nuovo impianto di verniciatura cabine per DAF.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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