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Parigi: vietato l’accesso ai camion Euro 2

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A Parigi oggi sono entrate in vigore le nuove norme sulla circolazione stradale. In primo piano ci sono le restrizioni che riguardano i veicoli pesanti immatricolati prima del 1° ottobre 2001 (quelli identificati come Euro 0, Euro 1 ed Euro 2). Molto semplicemente questi veicoli non possono più entrare nella capitale francese nella fascia oraria tra le 8 del mattino e le 20 di sera. Lo stop di oggi riguarda sia i mezzi per il trasporto merci sia quelli per le persone, cioè i pullman. Dal 1° luglio del 2016 lo stesso divieto scatterà anche per le autovetture immatricolate prima del 1° gennaio 1997 e alle moto la cui immatricolazione risale a prima del 1° giugno 2000. Per le auto e le moto ci sarà però la libertà di circolazione nel week end, mentre per i mezzi pesanti il divieto vale 7 giorni su 7. In futuro, ogni anno ci sarà un inasprimento dei divieti, che colpiranno veicoli via via più recenti, in base alla loro immatricolazione (Euro 3, Euro 4 eccetera). Al termine del percorso previsto dalla normativa varata dalla città di Parigi, per il 2020 si prevede che potranno accedere alle strade di Parigi solo i veicoli con omologazione Euro 5 ed Euro 6.

Va anche detto che nei confronti di chi utilizza camion e veicoli commerciali, il comune di Parigi mette a disposizione degli aiuti per poter cambiare i veicoli vecchi colpiti dal divieto. In particolare sono previsti contributi per l’acquisto di modelli a trazione elettrica o a metano. Per questo scopo è stato deciso uno stanziamento di 12 milioni di euro da destinare alle piccole aziende con meno di dieci dipendenti che hanno sede in Parigi e nei dipartimenti limitrofi. Il contributo previsto è di 3.000 euro per l’acquisto di un veicolo commerciale elettrico fino a 2,5 tonnellate; 6.000 euro sempre per un commerciale di oltre 2,5 tonnellate, e 9.000 euro per un ”pesante”. I contributi non possono comunque mai superare il 15% del prezzo del veicolo acquistato (tasse escluse). Inoltre, l’aiuto comunale può riguardare solo un veicolo per azienda.
Da notare che a chi ricorre all’aiuto del comune viene anche chiesto – in modo che si tratta di un obbligo – di partecipare agli studi sull’utilizzazione dei mezzi di trasporto in Parigi.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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