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Passera: «il Ponte sullo Stretto non è una priorità»

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Ai microfoni di «Radio Anch’io» (trasmissione di RAI RadioUno) ieri il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera sul Ponte sullo stretto di Messina ha dichiarato che «Non c’è una scelta definitiva, io non lo considero tra le infrastrutture prioritarie a cui dedicarci». A questa dichiarazione del ministro, sono fioccate le diverse reazioni politiche.
Secondo il senatore Pdl ed ex ministro alle Infrastrutture Altero Mattioli, «L’idea che il manufatto non venga ritenuto prioritario è un grave errore e dimostra che il ministro e il governo non siano lungimiranti e abbiamo una visione ragionieristica e apolitica sulle infrastrutture. Noi continueremo a sostenere che il Ponte vada realizzato perché‚ rappresenta un volano di crescita non solo per l’intero Sud ma per tutto il Paese e l’Europa. E, inoltre, Passera ha verificato l’entità del danno che deriverebbe al bilancio dello Stato in caso di stop dell’opera per le penali da pagare alle imprese che dovrebbero realizzare il Ponte?», ha concluso.
Per Enrico La Loggia (Pdl) «Il ministro Passera commette un grande errore ritenendo non prioritaria la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina in un periodo di forte recessione come quello che sta vivendo l’Italia, l’unica possibilità di ripresa sta proprio nella messa in cantiere di grandi opere pubbliche – come per l’appunto il ponte – capaci di movimentare risorse e creare posti di lavoro. Senza contare i benefici che apporterebbe alla Sicilia il fatto di essere finalmente unita alla parte continentale del Paese».
Di ben altro avviso è invece il senatore Felice Belisario (IDV) secondo cui «dal ministro Passera ci saremmo aspettati una rinuncia totale alla realizzazione del Ponte sullo Stretto, perché è un’infrastruttura faraonica tanto inutile quanto dannosa sotto il profilo ambientale. Limitarsi a dire che non è un’opera prioritaria non basta: il Ponte non si deve proprio fare. Con le ingenti risorse che servirebbero per la realizzazione del Ponte, si possono finanziare le infrastrutture che servono al Sud per acquistare competitività e ridurre il divario con il nord».
Per il deputato della Lega Nord, Jonny Crosio, componente della Commissione Trasporti e Telecomunicazioni della Camera «Il ponte sullo stretto di Messina non è certo una priorità e non lo scopriamo oggi: se si vuole davvero unire il Paese serve un piano serio per la realizzazione di infrastrutture di rete che garantirebbero ritorni economici certi valutati intorno al 3 per cento di Pil.».
 

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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