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Porto di Monfalcone: CPM investe per il futuro

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Una Liebherr LHM 550, della portata di 150 tonnellate, con uno sbraccio di 54 metri e una velocità di sollevamento fino a 120 metri al minuto; è la nuova gru disponibile da qualche giorno sulla banchina della Compagnia Portuale del porto di Monfalcone (Go) che, con 2,5 milioni di tonnellate di merci, CPM è il primo operatore del porto giuliano.

Il suo utilizzo sarà soprattutto dedicato allo sbarco di bramme, allo sbarco e imbarco di cellulosa, di project cargo (carichi speciali) e più in generale all’imbarco di prodotti siderurgici. Bramme e cellulosa, infatti, rappresentano i due maggiori traffici operati dalla Compagnia Portuale (società del Gruppo TO Delta, che gestisce il traffico di merci varie nello scalo di Portorosega) che, considerata l’abilità messa in mostra dai gruisti, conta, con questa nuova macchina, di poter raggiungere un miglioramento fino al 30% per quanto riguarda le rese.

«L’investimento è un’ulteriore dimostrazione della volontà di TO Delta e CPM ad investire sul territorio. Per continuare in questo senso è necessario trovare una soluzione per i piazzali e l’escavo del canale nel Porto di Monfalcone» ha detto Fabrizio Zerbini, AD di TO Delta, fermo sostenitore che l’annunciata integrazione fra Porto di Trieste e Porto di Monfalcone costituirà una sinergia in grado di consentire la proposta al mercato di un prodotto unico.

Il porto di Monfalcone offre anche il collegamento ferroviario all’interno dell’area di competenza, la CPM dispone di mezzi e personale specializzato per la movimentazione ferroviaria, con 8 binari a servizio dello scalo. A 500 metri dall’ingresso dello scalo di Portorosega, infine, la società gestisce un terminal intermodale di 40 mila metri quadrati, con 10 binari ferroviari.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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