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Porto Trieste. Il varco 4 porta da 140 a 200 i treni settimanali

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È aumenta la capacità ferroviaria del porto di Trieste con l’inaugurazione odierna del varco 4. L’investimento per l’intervento infrastrutturale, che ha visto oggi un primo convoglio in uscita dal Molo VII verso Budapest, ammonta a più 1 milione di euro complessivi: 600 mila a carico di RFI per l’allacciamento ai binari della Stazione di Trieste Campo Marzio e 500 mila a carico dell’Authority. Più nel dettaglio, l’investimento dell’APT ha riguardato oltre al ripristino del varco e dei binari in area portuale, anche il potenziamento delle strutture di controllo accessi, una nuova postazione doganale, nonché la sistemazione generale dell’area.

La fine lavori consentirà soprattutto di organizzare il  passaggio diretto verso la Stazione di  Campo Marzio dei treni in arrivo e partenza per il Molo VII. Finora tutti i terminal utilizzavano un solo varco ferroviario, il numero 3. Ora vi sarà una maggior efficienza dei flussi e sicurezza delle manovre.

«Con la fine dei lavori al varco 4 ferroviario del Porto Nuovo – ha commentato il commissario dell’APT, Zeno D’Agostino – potremo passare da 140 a 200 treni settimanali. Puntiamo a diventare il primo porto ferroviario d’Italia e chiudere il 2016 con più di 7000 treni movimentati e una crescita stimata nel biennio 2014-16 di più del +40%. Questi sono investimenti con grande resa e dimostrano quanto si può fare con le risorse già a disposizione».

Per la presidente della Regione FVG, Debora Serracchiani  gli attuali investimenti sullo scalo giuliano rappresentano un «cambio culturale del Porto» che «aumenterà la competitività in un contesto di grande concorrenza, ma in cui abbiamo carte da giocare».

 

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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