Che strana la politica! Le associazioni di categoria dell’autotrasporto hanno atteso molto più di un mese per ottenere una risposta a una richiesta di incontro dal ministero. E poi, improvvisamente, la risposta arriva, si organizza un primo incontro, un secondo e poi se ne promettono altri ancora. No sono storielle: dopo l’incontro del 26 ottobre tra rappresentanti delle associazioni da una parte e il sottosegretario ai Trasporti Umberto Del Basso De Caro con il capo di Gabinetto del ministro Mauro Bonaretti dall’altra, c’è stata un’altra riunione il 5 novembre alla quale gli uomini di governo si sono presentati con proposte concrete che sono state accolte molto positivamente dall’autotrasporto.
Forse a facilitare le cose è anche il fatto che quest’anno, stranamente, non si discute tanto di risorse finanziarie ma di altri problemi. Anzi, non se ne discute nemmeno perché i rappresentanti ministeriali li hanno messi direttamente su carta e hanno ottenuto il consenso delle associazioni di categoria tramite la promessa di trasformarli in un paccheggo normativo da “far salire” sulla legge di Stabilità. Il tutto allo scopo dichiarato di andare a rimuovere alcune criticità urgenti del settore, a incrementarne la competitività, ma anche a migliorarne l’impatto ambientale.
Quali sono le proposte del governo? Eccole in elenco:
- mantenimento del rimborso delle accise sul gasolio di autotrazione per i veicoli merci con massa complessiva a pieno carico superiore o uguale a 7,5 tonnellate per tutti i veicoli fino a tutto il 2018, ad eccezione dei veicoli più inquinanti fino alla classe euro 2;
- mantenimento in bilancio 250 milioni di euro strutturali (compresi investimenti anche a favore di veicoli pesanti Euro VI);
- rifinanziamento della Sezione speciale autotrasporto del Fondo di garanzia PMI per un importo di 15 milioni;
- incentivare la diversione modale (marebonus, ferrobonus) a favore di autostrade del mare e trasporto ferroviario (treno-tir);
- decontribuire a carico dell’impresa nella misura dell’80% per un periodo di tre anni, per i conducenti che esercitano attività internazionale con veicoli a cui si applica il regolamento CE n.561/2006 equipaggiati con tachigrafo digitale;
- ridurre le deduzione per le “spese non documentate” a sole due fasce: trasporti in ambito comunale e al di fuori dello stesso, al fine di garantire una deduzione, per la fascia massima, nell’ordine di quanto previsto negli anni antecedenti al 2015;
- varare l’articolo 46 ter che, attraverso la previsione dell’obbligo di recare a bordo una documentazione relativa allo svolgimento di trasporti internazionali, consenta maggiori e più efficaci controlli su cabotaggio;
- istituire un Fondo per contribuzione in conto interessi per l’acquisizione veicoli di nuova generazione.