Tre autisti sono stati fermati nell’arco di un mese dalla polizia municipale di Vicenza Ovest ad Arzignano. Tutti erano a bordo di camion carichi di pelletteria varia. Tutti sono stati controllati nei pressi della zona industriale della cittadina veneta. Tutti avevano equipaggiato il loro veicolo con le classiche calamite con cui inibire le registrazioni del tachigrafo. Tutti sono stati puniti con la sanzione prevista dal codice della strada: 1.698 euro. Il primo di 43 anni era della Slovenia, il secondo di 36 anni proveniva dalla Polonia, il terzo di 48 anni arrivava invece dalla Bulgaria.
Attenzione, però. Perché se state pensando che l’alterazione del tachigrafo sia uno stratagemma utilizzata esclusivamente da stranieri, vi sbagliate. Sempre ieri infatti la polizia stradale di Sondrio ha ritirato la patente di guida a un autista della provincia lombarda di 39 anni che guidava per l’appunto un camion con tachigrafo manomesso. È stato fermato per la precisione a Castione Andevenno, anche se la polizia ha trasferito poi il veicolo presso un’officina specializzata quando si è accorta che qualcosa non funzionava nello strumento di registrazione. E lì hanno scovato un dispositivo elettronico forse un po’ più evoluto delle calamite, ma che di fatto svolge la stessa funzione.
E anche per lui, come previsto dall’art. 179 del codice della strada è scattata la sanzione di 1.698 euro e la sospensione per un mese della patente.