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Rapine camion: in manette la banda «squarcia teloni»

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Uno squarcio a mezza luna sul telone del camion, un’occhiata al contenuto del rimorchio e, se ritenuto interessante, scattava il trasbordo della merce. Più o meno sembra questo il modus operandi di una banda di origini baresi che è finita in manette grazie a un’indagine della polizia stradale di Venezia, con il coordinamento della procura di Padova.
Veloci, ma soprattutto organizzati i malviventi agivano nelle aree di sosta del Nord Italia ai danni di autotrasportatori fermi per il riposo giornaliero.
Cinque sono le ordinanze di custodia cautelare ma la banda contava anche su altri complici; cinque i colpi accertati ma quasi certamente sono molti di più.
Nel corso dell’indagine gli inquirenti hanno anche individuato i vari mezzi usati dai malviventi; una parte della banda usava un’auto da vedetta, mentre altri, su un’altra ispezionavano il carico dei veicoli da depredare e con un autocarro provvedevano al trasbordo della merce rubata. Mezzi che di volta in volta cambiavano, anche intestati a prestanome, oppure presi a noleggio, per non finire nelle maglie della giustizia. Come cambiavano anche i cellulari per evitare di essere ascoltati ma, in questo caso, la precauzione non è stata sufficiente perchè intercettazioni, con ogni probabilità Gps, hanno contribuito a incastrare la banda.
I furti individuati, per un totale di circa 300 mila euro, si sono verificati tutti nel 2015: il 23 marzo 2015 in provincia di Padova lungo la A4, il 1 aprile 2015 in provincia di Venezia lungo la A57, il 6 maggio in provincia di Brescia lungo la A4, l’8 maggio in provincia di Firenze lungo la A1, il 15 dicembre 2015 in provincia di Venezia lungo la A4. Ulteriori accertamenti sono in corso per verificare se la banda è responsabile anche di altri furti. 

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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