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Riconoscimento della CQC in Svizzera: da domani diventa più facile

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Così vicine, ma così lontane. Italia e Svizzera, rispetto al riconoscimento delle rispettive patenti di guida, hanno sempre mostrato qualche rigidità. In particolare nel paese elvetico si può guidare senza formalità nei primi 12 mesi di soggiorno in Svizzera i veicoli corrispondenti alle categorie iscritte sulla licenza di condurre (così si chiama la patente) del Paese d’origine. In seguito, bisogna chiedere la sostituzione della licenza di condurre con una licenza di condurre svizzera. Ma un frontaliere che viene assunto quale autista professionale quando inizia a lavorare deve avere per forza la patente svizzera. Proprio per risolvere questi problemi oggi il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio e la consigliera federale svizzera Doris Leuthard hanno siglato un accordo finalizzato ad agevolare la conversione delle patenti di guida e il riconoscimento reciproco dei certificati di capacità per conducenti professionisti.

L’accordo siglato semplifica la procedura di riconoscimento reciproco e di conversione delle patenti di guida in caso di cambio di residenza o di domicilio. La disciplina delle modalità e delle rispettive competenze permetterà di snellire le procedure amministrative tra i due Paesi.

L’accordo, che dovrebbe entrare in vigore nella prima metà del 2016, prevede inoltre il riconoscimento reciproco dei certificati di capacità per conducenti professionisti. Mentre in Svizzera questo viene rilasciato a parte, in Italia viene apposto direttamente sulla patente di guida (cosiddetto codice unionale 95). Cosa che ha causato spesso problemi di riconoscimento reciproco, che adesso potranno essere risolti.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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