Si tagliano i tempi di attesa a Genova. Ma anche sul porto di Ravenna in questi giorni sta andando in scena un pezzo di modernità. È partito infatti il primo corridoio controllato doganale stradale,il “Fast Corridor” come viene definito, tra il porto e l’interporto di Bologna. Un sistema semplice con cui diventa possibile semplificare le procedure e velocizzare il trasferimento delle merci utilizzando dei varchi automatizzati per i camion con cui effettuare i controlli doganali.
La tecnologia utilizzata, oltre a velocizzare procedure e operazioni, garantisce anche, tramite la tracciabilità totale delle merci, elevati livelli di sicurezza.
Il presidente dell’Autorità Portuale di Ravenna, Galliano Di Marco, ha voluto ringraziare per il raggiungimento di questo traguardo “tutti i soggetti, a vario titolo coinvolti: oltre a noi, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, T.C.R. – Terminal Container Ravenna SpA, HUB Telematica Scarl (partner tecnologico per lo sviluppo del Port Community System), l’Università di Bologna, la Scuola Europea di Alti Studi Tributari e UIRNet SpA., che hanno contribuito in maniera determinante a questo importante risultato”.
TCR SpA, Terminal Container Ravenna, in particolare, si sono preoccupate dell’installazione e dell’attivazione operativa dei due varchi automatizzati che consentono una integrazione diretta fra i sistemi informatici e il varco, funzionale a eliminare le soste e a una dematerializzazione delle operazioni di varco.