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Scontro treno-TIR nel torinese: il video con il momento dell’impatto

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È un bilancio grave quello dello scontro di ieri notte a Caluso (frazione Aré), nel Torinese, tra un camion di un trasporto eccezionale, rimasto intrappolato tra le sbarre di un passaggio a livello, e un treno regionaleche procedeva in direzione Ivrea. Due le vittime: il macchinista Roberto Madau, 61 anni, e uno degli uomini del servizio scorta del TIR, Stefan Aurelian, 54 anni, di origine romena. I feriti sono 23, tra cui la più grave sarebbe il capotreno Morena Gauna, 34 anni,  tuttora sotto coma farmacologico, ma le cui condizioni ad oggi restano stabili.

Illeso invece l’autista del mezzo pesante, Darius Zujis, lituano di 39 anni. L’uomo è risultato negativo all’alcoltest, ma resta comunque indagato per disastro ferroviario. L’autotrasportatore ha spiegato all’avvocato: «Io non decido nulla, faccio quello che mi dicono in cuffia. Sono le auto della scorta che mi guidano durante le manovre e mi indicano il percorso». Due TIR e sei vetture di scorta infatti componevano il convoglio che procedeva a velocità minima. Il primo camion non ha fatto in tempo a uscire dai binari e il treno lo ha travolto. In quel momento il conducente si trovava a bordo della motrice e due persone della scorta erano a terra che cercavano di dargli istruzioni per attraversare i binari. 

La dinamica dell’incidente è ancora poco chiara. Uno degli autisti che componevano la carovana, partita dalla Repubblica Ceca e diretta a una ditta di catrame di Foglizzo, riferisce che «da quando si è accesa la luce rossa dello stop e la campana ha cominciato a suonare a quando le sbarre si sono abbassate sono passati 3-4 secondi».  Secondo gli uomini del trasporto, dunque, il camion sarebbe passato con il semaforo verde e il passaggio a livello si sarebbe chiuso dietro di lui. Secondo le Ferrovie, invece, l’autocarro «dopo aver sfondato le barriere di un passaggio a livello tra Rodallo e Caluso, è rimasto fermo sulla sede ferroviaria». Certo è che il macchinista del treno ha provato in ogni modo a frenare, senza risultato. Stando a una prima ricostruzione degli inquirenti, il trasporto eccezionale avrebbe imboccato contromano il passaggio a livello. Quando la sbarra è scesa, il treno era a un chilometro di distanza. C’era quindi tutto il tempo per frenare, ma il macchinista non avrebbe ricevuto l’alert di malfunzionamento, perché la sbarra si è infilata tra la motrice del tir, che è riuscita ad attraversare il passaggio a livello, e il rimorchio, rimasto invece sui binari. Una tragica fatalità. Ma del resto il TIR ha una larghezza di 4,55 metri, il che non avrebbe consentito alcuna manovra all’autista quando il mezzo pesante si è incastrato nel passaggio a livello.

Nella mattinata di oggi si sono svolte le operazioni per rimuovere i rottami delle carrozze e del carico dell’autotreno e al momento i binari sono liberi, anche se la circolazione riprenderà probabilmente lunedì.

Il procuratore capo di Ivrea, Giuseppe Ferrando, titolare delle indagini sul deragliamento, ha aggiunto che «dai primi accertamenti non emergerebbero malfunzionamenti del passaggio a livello, ma più una sbagliata valutazione dei tempi di attraversamento del mezzo pesante attraverso le sbarre. Lunedì guarderemo anche le scatole nere del treno e i dischi del tir».

L’Anas sottolinea invece come il trasportatore «non avrebbe adempiuto all’impegno contenuto nella documentazione allegata alla domanda di trasporto eccezionale presentata l’8 maggio scorso, con la quale aveva espressamente dichiarato di non impegnare attraversamenti di passaggi a livello con linee aeree elettrificate lungo le strade di competenza». Nemmeno avrebbe inviato preavviso di transito e conseguente «annotazione di inizio viaggio», tramite il portale Anas “TEweb” (Trasporti Eccezionali Web). Le sigle sindacali Filt Cgil, Uiltrasporti, Ugl e Fast, infine, hanno chiesto al nuovo Governo di mettere al primo posto «la sicurezza, che nei trasporti è una priorità assoluta per la gestione quotidiana delle attività. Sono necessari tutti i possibili interventi di prevenzione … nei punti dei passaggi a livello, che rappresentano un potenziale pericolo ed un punto debole dei due sistemi di trasporto».

 

Riportiamo anche il video dell’impatto, decisamente agghiacciante, pubblicato in esclusiva da Mediaset.

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