Veicoli - logistica - professione

HomeProfessioneUfficio trafficoScoperta a Piacenza un'autoscuola che organizzava finti corsi per CQC

Scoperta a Piacenza un’autoscuola che organizzava finti corsi per CQC

-

Ci sono 85 autisti in Italia, per la precisione sparse tra le provincie di Piacenza, Lodi, Genova, Milano e Pavia, che hanno provato a rinnovare la CQC senza troppa fatica, vale a dire senza frequentare un solo corso o una sola ora di formazione. Anzi, una trentina di questi avevano già ottenuta la CQC, ma se la sono vista poi sequestrare. A cercare di rendere la vita più semplice a questi autisti, ma che adesso rischia di complicargliela non poco, è stata un’autoscuola della provincia di Piacenza, il cui titolare è stato ora segnalato alla Provincia e alla Motorizzazione per i provvedimenti di sospensione. A scoprire il tutto è stata la polizia stradale che, nell’agosto del 2013, dopo alcune segnalazioni, aveva appurato l’esistenza di una strana autoscuola in grado di organizzare due corsi per rinnovo della CQC che si tenevano proprio mentre era chiusa per ferie. Quando poi la polizia ha effettuato ulteriori controlli ha verificato che i due corsi era completamente fantasma, nel senso che si svolgevano effettivamente quando la struttura non era operativa, anche se di fatto l’autoscuola aveva comunicato alla locale Motorizzazione e all’Ufficio Centrale Operativo della Motorizzazione di Roma la conclusione dei corsi formativi, specificando che, siccome nessuno degli autisti aveva accumulato più di tre ore di assenza, per tutti la frequenza era stata regolare. Tant’è che a quel punto alla Motorizzazione di Roma avevano stampato i certificati da inviare a Piacenza.
Quando però gli agenti hanno perquisito casa e uffici del titolare dell’autoscuola e sono venuti fuori i registri in cui erano riportate le presenze dei frequentanti i corsi con tanto di firme false, il “bubbone” è scoppiato. Ed è proprio a quel punto che veniva disposto il sequestro della CQC già consegnate, il blocco di quelle ancora da stampare e l’interruzione di un terzo finto corso, al quale risultavano iscritte già altre 28 persone. Altri furbetti pronti a trovare scorciatoie. 

Redazione
Redazione
La redazione di Uomini e Trasporti

close-link