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Studi di settore: indice del gasolio più favorevole ai trasportatori

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Buone notizie sul fronte tassazione per le imprese di trasporto. Alcune associazioni di categoria sono riuscite a ottenere l’aggiornamento dell’indice di coerenza del costo carburante da parte dell’Agenzia delle Entrate. In particolare è stato modificato il decreto che fissa il valore soglia minimo di coerenza dell’indicatore relativo al costo medio per litro di gasolio, all’interno dello studio di settore dell’autotrasporto 2015. Questo valore è passato da 1,26 euro al più favorevole indice di 1,15 euro.

Il nuovo valore è stato determinato sulla base di analisi tecniche ed economiche più approfondite che hanno tenuto conto dell’andamento medio del prezzo relativo al gasolio, con riferimento al 2015, risultante dal sito Internet del ministero dello Sviluppo Economico. La ridefinizione del valore, più favorevole alle imprese, verrà formalizzata con un decreto del MEF in corso di emanazione e avrà effetto già per il periodo d’imposta 2015.

Fin da luglio le associazioni si erano fatte portavoce nei confronti del direttore Centrale Accertamento dell’Agenzia delle Entrate della richiesta di modificare i parametri utilizzati per il calcolo del valore minimo del costo per litro di carburante, parametri significativi per raggiungere la coerenza del relativo indicatore nello studio di settore dell’autotrasporto, secondo i sindacati sovrastimato rispetto agli effettivi costi sostenuti dalle imprese. La Commissione di esperti ha dato ragione alle associazioni.

A seguito della modifica sarà pubblicata presto una nuova versione del software Gerico con cui ricalcolare la posizione dell’impresa prima dell’invio telematico della dichiarazione. Se la dichiarazione fosse già stata trasmessa prima della modifica procedurale dei controlli telematici, non sarà necessario eseguire il ricalcolo, fermo che l’Agenzia delle entrate ne terrà conto nelle successive fasi di rielaborazione centralizzata.

La modifica del valore consentirà a molte più imprese di rientrare nella definizione di coerenza dell’indicatore che, accompagnata dalla congruità e coerenza degli altri indicatori, consentirà alle stesse di ottenere i benefici del sistema premiale.

Ricordiamo che il sistema premiale concede una certa ‘tranquillità fiscale’ alle imprese in regola, permettendo loro di non subire gli accertamenti basati sulle presunzioni semplici, di vedersi ridurre di un anno i termini di decadenza per l’attività di accertamento e di poter essere assoggettate alla determinazione sintetica del reddito complessivo sulla base del cosiddetto redditometro solo a condizione che il reddito complessivo accertabile ecceda di almeno un terzo quello dichiarato.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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