Aveva un deposito in affitto, in cui parcheggiare i veicoli a fine serata. E proprio in quel deposito Egidio Calafiore si è impiccato mercoledì sera, 22 agosto. Aveva 69 anni e gestiva, aiutato da uno dei suoi due figli, un’azienda di autotrasporto a Leini, in provincia di Torino, anche se abitava a San Benigno Canavese. Le ragioni del gesto sono soltanto ipotizzabili, visto che l’uomo non ha lasciato nulla che possa aiutare a comprendere. Ma a quanto racconta chi lo conosceva, stava incontrando diversi problemi economici, aggravati negli ultimi tempi dalla perdita di un committente importante. Addirittura, qualcuno ipotizza anche lo spettro di un possibile fallimento. A tanto almeno Egidio Calafiore aveva fatto cenno qualche sera fa, discorrendo sconsolato con i rappresentanti di altre aziende con cui condivideva i magazzini di Leini.
In ogni caso i carabinieri, che ne hanno rinvenuto il corpo, indagano per verificare ogni possibile ipotesi. Soltanto pochi giorni prima, comunque, nella stessa zona si erano suicidati altri due imprenditori, un cinquantasette che aveva visto fallire la sua azienda di recupero e demolizione veicoli, e un artigiano quarantenne.
