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Trainato: il mercato 2015 cresce (finalmente) del 57%

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Sarà che i numeri del 2014 erano figli della crisi, ma per il trainato i dati del 2015, almeno fino a novembre, appaiono decisamente scoppiettanti. Più fonti, infatti, riferiscono di un mercato in netta ripresa, che dovrebbe superare agevolmente le 10.000 unità. Anzi, a dire il vero questo traguardo è stato già avvistato nel mese di novembre, con una performance che appare tanto più apprezzabile se si considera che nei primi 11 mesi del 2014 si arrivava appena sopra i 6.000 pezzi. In termini percentuali, quindi, significa un incremento superiore al 57%.

A beneficiare di questa tendenza sono un po’ tutti, anche se quasi il 40% del mercato è ancora in mano dei tre big tedeschi, ordinati secondo la classifica europea che vede Schmitz Cargobull precedere Krone e Kögel. Anche se dei tre a produrre l’exploit più rotondo è l’ultimo marchio, che macinando quote di mercato è arrivato a sfiorare l’11%.

Ma attenzione. Perché alle loro spalle si vede un marchio italiano, quello di Menci, che da solo pesa per il 9% del mercato, ma se lo si valuta insieme all’altro marchio del Gruppo, il trevigiano Zorzi, allora si arriva a una percentuale che equivale in pratica al 12,6% di Krone.

Al di sotto di Menci i numeri di immatricolazioni raccolti dalle singole case si riducono notevolmente, ma in ogni caso si coglie del movimento. Lecitrailer, per esempio, incassa una crescita di oltre il 162%, arrivando a 470 unità, mentre CCFC balza addirittura da 92 a 308 veicoli (+234%). Tra i primi compare anche Tecnokar, nel cui gruppo orbita Emilcamion, che però fa un balzo in avanti più corto rispetto a quello del mercato.

Tra le prime dieci rimane Italiana Rimorchi, la società del gruppo Wielton, che amministra i marchi Viberti, Cardi e Merker. I suoi 357 veicoli sono pochi per le potenzialità che può esprimere, ma d’altra parte il costruttore polacco ha raccolto ufficialmente il testimone della CIR soltanto in piena estate, in pratica quattro mesi prima della fotografia del mercato che vi stiamo raccontando. Il clima di fiducia che si torna a respirare sul mercato, però, dovrebbero aiutare la società che detiene gli stabilimenti abruzzesi di Tocco da Casauria a rioccupare gli spazi persi nella fase precedente alla transizione. 

Infine vi ricordiamo che è possibile fino alla fine marzo 2016 usufruire pure di incentivi per acquistare semirimorchi per trasporto combinato ferroviario rispondenti alla normativa UIC 596-5 e per trasporto combinato marittimo dotati di ganci nave rispondenti alla normativa IMO, dotati di dispositivi di sicurezza e di efficienza energetica, quali gli spoiler laterali e le appendici aerodinamiche, le sospensioni elettroniche con sistemi intelligenti di distribuzione del carico, pneumatici di classe C con coefficiente di resistenza al rotolamento RCC inferiore a 8 kg/t e dotati di controllo della pressione (TPMS), sistemi di frenatura EBS.

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Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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