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Transpotec sì, ma con logi… Tec!

Navigare nella moltitudine di espositori ed eventi della fiera più importante del trasporto e della logistica può essere un'impresa titanica. Farlo alla cieca è pericoloso un po’ come attraversare l'Ade senza Caronte. Il tempo vi sfuggirà dalle mani come la vostra taglia nei tempi dei saldi e potreste ritrovarvi confusi e sfiniti. Ecco una serie di consigli utili suggeriti da Laura Broglio per riuscire a vedere e ottenere il meglio dalla visita al salone

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Visitare il Transpotec per noi autisti potrebbe essere una tipica giornata idilliaca (sopportiamo di peggio, sic). Ma perché affrontare con dispersione l’esperienza anche in un giorno che dovrebbe essere di divertimento e relax?

Quindi, per non rischiare di memorizzare solo i chilometri percorsi tra gli stand (che non saranno pagati, quindi non servirà appuntarseli), ho pensato di dispensare qualche prezioso consiglio non richiesto per sopravvivere alla visita.

1. Definite il motivo della visita

Non c’è nulla di più deleterio e inutile che andare al Transpotec senza sapere perché ci si va. Vagabondare tra gli stand non solo vi fa sprecare tempo ed energie, ma rischia di lasciarvi con un grande punto di domanda in testa. Cosa avete visto? Cosa ricordate? Probabilmente solo il costo del biglietto e il totale dei passi che vi dirà il vostro orologio. Nota a margine: il posto della vostra auto non lo ricorderete comunque! Segnatevelo. Fatevi la domanda: “Per cosa penso di dover andare in fiera?”

Se siete autisti e volete vedere i nuovi mezzi, potete farvi gli occhi agli stand delle case costruttrici. Se siete imprenditori e volete trovare nuove possibilità di lavoro, provate a fare un giro negli stand delle associazioni di categoria, dei consorzi, di aziende potenziali partner; potreste scoprire nuove destinazioni da raggiungere. Se siete una grande azienda, a seconda di dove operate, potete orientare la vostra scelta verso le nuove tecnologie per la logistica e la gestione, ma anche fare una panoramica tra le innovazioni per capire dove investire per diventare sempre più competitivi e non rischiare di rimanere fermi al palo come un vecchio carretto. Questo è solo un esempio perché solo voi sapete quali saranno i vostri prossimi obiettivi. Un autista che vuole diventare titolare, per esempio, o un imprenditore che vuole ampliare la propria flotta.

2. Dividete la visita per settori

Fatevi aiutare dal sito del Transpotec che ha la mappa dei quattro padiglioni con tutti gli espositori filtrabili anche per area di interesse. Sono davvero tanti, ma sceglierne anche solo uno per tipologia può aiutarvi a non perdervi. Tra ricambi e allestimenti, consorzi, istituzioni ed editoria, case costruttrici, nuove tecnologie e soluzioni logistiche come il tracciamento GPS, borse carichi e gestione flotte, potete avere un’ordine preciso di come organizzare la vostra visita.

3. Utilizzate le app e i servizi digitali

Scaricate l’app ufficiale della fiera e consultate i servizi online. Saranno la vostra bussola e potrete sentirvi come dei veri esploratori alla ricerca del Santo Graal dei trasporti.

4. Prendete biglietti da visita e/o cataloghi

Se non riuscite a vedere tutto, prendete i volantini, i cataloghi o i biglietti da visita degli espositori; vi serviranno a ricordare chi vi ha colpito di più. In questo modo potete prolungare la vostra conoscenza anche nei giorni successivi alla fiera. Potete prendervi del tempo per visitare i siti web e mandare una mail se siete interessati a qualche servizio in particolare, dicendo che li avete notati in fiera. Queste sono occasioni di networking per tutti, farà solo piacere a loro avere un contatto in più in rubrica… e anche a voi.

5. Prendete nota e fate domande

Durante la visita agli stand, prendete nota delle informazioni importanti e delle domande che vi vengono in mente. Interagite con gli espositori, ma non abbiate paura di fare domande imbarazzanti. Saranno come i vostri compagni di viaggio: sono lì per aiutarvi e fornirvi tutte le informazioni di cui avete bisogno.

6. Frequentate un workshop

Siamo nell’era del digitale e tutti vogliono e possono parlare di sé, con la differenza che essere leader ormai non serve più a nulla. Ognuno si impegna per creare momenti di confronto e dialogo per dare valore e farsi conoscere tramite i propri valori e le proprie idee. Saranno tantissimi i workshop organizzati durante i giorni di fiera, frequentatene uno per capire quali sono gli argomenti di interesse, i prossimi obiettivi, i topic caldi di questo periodo e capirete anche come vengono trattati e da chi. Sono momenti molto utili.

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