L’autotrasporto perde immagine quanto tocca le corde alle quali è più sensibile l’opinione pubblica. Quando per esempio trasporta un farmaco in modo non corretto. Oppure, come ha fatto ieri un trasportatore fermato lungo l’Autostrada del Sole, che trasportava diverse tonnellate di kiwi all’interno di un cassone usato solitamente per caricare ferro o materiali da costruzione. Peraltro, un utilizzo documentato anche dalla presenza sulle pareti del semirimorchio di tracce di grasso. Senonché, siccome il cassone non era a tenuta stagna e siccome le decine di migliaia di kiwi prima di essere stipate al suo interno era state conservate in un frigo, durante il viaggio, con le temperature di questi caldi giorni primaverili, il camion ha cominciato a lasciare dietro di sé una scia verdastra. Una visione abbastanza inquietante soprattutto per chi non sapeva – né francamente poteva immaginare – cosa trasportasse.
Il tutto fino a quando la traccia verde non è stata notata da due agenti della polizia stradale di Orvieto che appunto vicino al parcheggio Ritorto, in provincia di Terni, ha fermato il veicolo e scoperto le ragioni di quella strana perdita.
Il verbale è stato piuttosto pesante: 4.000 euro. Ma d’altra parte era pesante anche l’infrazione commessa. Pensate che gli agenti hanno appurato che il grosso carico era destinato a un’azienda non meglio precisata che produce succhi di frutta. Quindi, tra qualche giorno, se soltanto la temperatura fosse stata un po’ più rigida, quei kiwi venuti a contatto con ferro, grasso e quant’altro si sarebbero trasformati magari in una qualche bevanda energetica e vitaminica. Visto che il kiwi di vitamina ne contiene parecchia. Ma per fortuna stavolta “hanno vinto i buoni”: gli uomini dell’Azienda sanitaria interpellati dalla polizia hanno ordinato di gettare tutto il carico di frutta contenuto nel cassone in una vicina discarica. E non è finita, perché visto la leggerezza con cui era stato gestito il trasporto in questione, la polizia ha pensato di andare anche a verificare più da vicino come l’azienda di autotrasporto si preoccupa normalmente di garantire l’integrità degli alimenti che trasporta. Chissà cosa ne verrà fuori.