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Tribunale di Novara: anche una mail può costituire un contratto di autotrasporto

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Può essere sufficiente una semplice e-mail per costituire un contratto di autotrasporto? Sì, almeno se contiene gli elementi essenziali e una comune volontà delle parti. È quanto ha stabilito il Tribunale di Novara che, confermando la libertà di forma nella conclusione di un contratto di autotrasporto merci per conto terzi, ha valutato come possa essere tale anche una mail in cui vengono indicati il tipo di servizio da svolgere e la sua durata, il numero di veicoli da utilizzare e la tariffa che l’uno doveva corrispondere all’altro. Certo, mancavano alcuni aspetti, che volendo però – come consente l’art. 6 del decreto 286/2005 – possono essere integrati al contratto scritto anche in un secondo momento.

Inoltre, a rendere inequivocabile secondo il Tribunale la volontà delle parti è il loro comportamento nel dare esecuzione al rapporto così come scritto nella e-mail, come a voler ribadire che il contenuto di questo documento esprimeva una intento a cui trasportatore e committente volevano attenersi.
Per la cronaca, nel caso analizzato dal Tribunale di Novara era il committente che pretendeva di non pagare il vettore, adducendo appunto la mancanza di un impegno contrattuale in tal senso. Ma la sentenza, poi, ha dato ragione al trasportatore. 

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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