Trasportunito ribadisce che dall’alba del 28 ottobre e fino alla mezzanotte del 31 ottobre il fermo ci sarà. Seppure rimasta ormai isolata, infatti, l’associazione ha deciso di restare sulle proprie posizioni. In realtà qualche segnale di apertura sembra emergere dalla parole del segretario di Trasportunito, Maurizio Longo, che esprime «apprezzamento per lo sforzo in cui si è impegnato in prima persona il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi non solo sul tema delle accise, ma anche su quelli che stanno determinando il tracollo dell’intera filiera» e poi aggiunge che il fermo è irrevocabile «se non in presenza di impegni seri e concreti». Quasi a voler far intendere che se si aggiungesse a quanto ottenuto dall’autotrasporto qualche altro elemento, anche Trasportounito potrebbe fare marcia indietro. Ma di quali elementi stiamo parlando?
Longo li elenca espressamente, parlando di una serie di impegni derivanti dalla legge 127 e più specificatamente quello che prevedeva controlli anche sulla committenza e quello sui tempi certi di pagamento.
Insomma, malgrado la riconferma della propria posizione tutto lascia presupporre che anche Trasportounito farebbe a meno del fermo, in cambio di qualche ulteriore risultato concreto. Staremo a vedere.