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UE: 1,8 mld di euro per infrastrutture di trasporto multimodale in Italia

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La Commissione europea ha adottato il programma operativo “Infrastrutture e reti” 2014-2020 dell’Italia. La dotazione di bilancio ammonta a 1,84 miliardi di euro di cui 1,38 miliardi di euro provengono dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR). Il programma prevede investimenti in tre settori: infrastrutture ferroviarie, infrastrutture portuali e sistemi di trasporto intelligenti.

Corina Creţu, Commissaria per la Politica regionale, ha dichiarato: «Questo programma contribuirà a rendere il settore dei trasporti in Italia più sostenibile e competitivo. Gli investimenti previsti rispettano le priorità della politica relativa alle infrastrutture di trasporto “TEN-T” e contribuiranno a migliorare i collegamenti di trasporto multimodale. Ritengo che una migliore connettività sia di vitale importanza per un paese. Questi investimenti avranno un effetto positivo, renderanno l’Italia un mercato attraente per le imprese e miglioreranno la qualità della vita quotidiana.»

Il programma si concentrerà su due priorità principali:
Sostenere la creazione di uno spazio unico europeo dei trasporti multimodale con investimenti nella TEN-T – finanziamento totale: 1 095 milioni di euro pari al 62% del bilancio del programma.
Sviluppare e migliorare sistemi di trasporto sostenibili dal punto di vista dell’ambiente, a bassa rumorosità e a bassa emissione di carbonio, inclusi vie navigabili interne e trasporti marittimi, porti, collegamenti multimodali e infrastrutture aeroportuali, al fine di favorire la mobilità regionale e locale sostenibile — finanziamento totale: 684,2 milioni di euro pari al 38 % del bilancio del programma.

Alcuni obiettivi del programma:
Incrementare l’uso delle ferrovie come mezzo di trasporto merci, passando da 11,8 tonnellate per 100 abitanti a 23,6 tonnellate per 100 abitanti.
Migliorare la capacità delle principali direttrici (linee ferroviarie Catania–Palermo e Napoli–Bari) passando da 80 a 200 treni al giorno.
Ridurre i tempi di viaggio lungo le direttrici principali; da 185 a 167 minuti sulla Napoli–Bari, da 165 a 153 minuti sulla Catania–Palermo.
Ridurre le emissioni di gas a effetto serra.
Dimezzare i tempi di sdoganamento da 16 a 8 ore.
Aumentare l’attività dei porti. Il traffico container da 4 115 100 teu a 4 423 700 teu, l’altro traffico marittimo da 248 696 tonnellate a 67 348 tonnellate per 1 000 abitanti.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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