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UETR giudica positivamente le proposte della Commissione UE

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Le proposte della Commissione europea relativamente al trasporto stradale suscitano allarme e preoccupazione tra i conducenti, ma sembra di capire meno tra le piccole e medie imprese rappresentate dall’UETR. La Confederazione che raccoglie le associazioni di categoria di rappresentanza degli artigiani (in Italia vi aderiscono Confartigianato Trasporti, CNA-Fita e Assotir) giudica infatti positivamente molti punti del pacchetto presentato dall’organo di governo della UE. A partire da quello che riguarda l’estensione del campo di applicazione della legislazione per l’accesso alla professione ai veicoli al di sotto delle 3,5 tonnellate, lasciato finora «senza un approccio a livello europeo».

Per quanto riguarda il contrasto alle cosiddette società «letterbox», create al solo scopo di aggirare le normative fiscali, UETR è «d’accordo sulla creazione di strumenti e obblighi di controllo supplementari per gli Stati membri» e sul «collegare gli impegni di controllo per gli Stati membri a rischi conosciuti in settori diversi». Bene quindi il ricorso al biglietto elettronico, senza invece introdurre «nuovi criteri in termini di stabilimento, perché ciò significherebbe solo maggiori oneri amministrativi per le imprese esistenti che soddisfano i requisiti attuali».

Rispetto al cabotaggio l’UETR ribadisce la sua proposta di «abbandonare il numero massimo di operazioni, limitando contemporaneamente il periodo durante il quale le operazioni di cabotaggio sono consentite a tre giorni dopo lo scaricamento di un carico internazionale», mentre sul distacco dei lavoratori si giudica positivamente il ricorso a una soluzione specifica settoriale, anche se d’altro canto si teme «un pesante impegno amministrativo per i trasportatori i cui conducenti sono attivi in un altro Stato membro in modo marginale». UETR insiste per «avere una procedura uniforme di notifica valida per tutti i paesi anziché gli obblighi imposti in maniera unilaterale».

Per quanto riguarda il riposo settimanale, UETR riconosce che quando non è fatto in casa, «il conducente avrà diritto ad una sistemazione adeguata…» anche se «rimane aperta la questione dell’inversione dell’onere della prova».

Infine, relativamente all’obbligo di dotare in futuro tutti i camion UE con un dispositivo di geolocalizzazione costante, l’UETR non vuole alcun obbligo che «dovrebbe portare a creare costi supplementari per le PMI che già soffrono di una forte concorrenza».

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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