Confartigianato Trasporti Sardegna scrive al ministro dei Trasporti Delrio, al presidente della Regione Pigliaru e ai parlamentari sardi per denunciare quello che con una nota chiamano «il collasso del sistema delle motorizzazioni della Sardegna e l’insostenibile condizione in cui si trovano a operare imprese di trasporto e autoscuole e per chiedere un immediato, improrogabile e inderogabile intervento a tutela del sistema dei trasporti delle merci e delle persone e di tutta la popolazione della Sardegna».
Confartigianato Trasporti Sardegna denuncia che oggi occorrono più di 6 mesi per le immatricolazioni “conto terzi”, almeno 13 per le revisioni e altri 6 mesi per gli esami delle patenti di guida. Una situazione che «sta mettendo in ginocchio le aziende, le autoscuole e i cittadini costringendoli, in molti casi, anche all’inoperatività». Il motivo? Sembra essere esplicitato nel cartello esposto presso la Motorizzazione di Sassari che indica “Sportello immatricolazioni chiuso per mancanza di personale”. Così, da più di un anno e mezzo, le motorizzazioni di Sassari, Cagliari, Nuoro e Oristano non riescono a garantire «in tempi consoni e certi», operazioni di routine come revisioni, collaudi, immatricolazioni, variazioni ed esami patenti.
«All’inizio del 2015 – scrive Giovanni Antonio Mellino, presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna, nella lettera inviata a Delrio – segnalammo ai quattro Prefetti la situazione, già allora critica, seguita dall’interlocuzione con la Motorizzazione Nazionale. Successivamente il caso approdò in Parlamento grazie a una interrogazione parlamentare del deputato Andrea Vallascas cui seguì la garanzia del sottosegretario ai Trasporti, Umberto Del Basso De Caro, del passaggio di “14 unità di personale in comando dalle province”.» Confartigianato Trasporti Sardegna sottolinea come non solo delle “14 unità” promesse non vi sia traccia ma anche di come il sistema si avvii, velocemente, alla completa paralisi.
Secondo Stefano Mameli, segretario di Confartigianato Imprese Sardegna il problema «sorge a seguito dell’entrata in vigore della Legge di stabilità del 2014 (art. 1, comma 94), che ha ri-trasferito al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, le competenze relative alla gestione degli Albi provinciali degli autotrasportatori, a suo tempo, delegata alle Amministrazioni Provinciali.» L’entrata in vigore delle norme, continua Mameli «mise in evidenza le diverse problematiche a causa della necessità di spostamento delle competenze, delle funzioni, e soprattutto del personale, e contestualmente anche fisicamente delle pratiche da una sede (quella provinciale) a un’altra (quella degli uffici periferici del ministero dei Trasporti, le Motorizzazioni). E noi lo segnalammo.»
Nella lettera al ministro Delrio, Confartigianato Trasporti Sardegna evidenziando come la regione sia già pesantemente penalizzata dal punto di vista delle infrastrutture, dei servizi e dei collegamenti con la Penisola e messa in ginocchio da una lunghissima crisi, chiede «il mantenimento degli impegni assunti lo scorso settembre, un immediato, improrogabile e inderogabile intervento del ministero a tutela del sistema dei trasporti delle merci e delle persone e di tutta la popolazione della Sardegna».