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A1: autista si spegne per infarto, ma riesce a parcheggiare in sicurezza prima di morire

È successo ieri sera nel tratto dell'autosole compreso tra Frosinone e Ceprano, in direzione Sud. Per il 40enne campano, originario di Saviano, inutili tutti i tentativi di soccorso

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Ha scelto il modo più altruista possibile prima di lasciare questo mondo, cioè preoccuparsi degli altri fino all’ultimo istante. Parliamo del tragico ma eroico destino di Giovanni Gaito, autista di 40 anni originario di Saviano (provincia di Napoli), che ieri sera, poco prima di cena, stava viaggiando nel tratto dell’A1 compreso tra Frosinone e Ceprano, in direzione Sud, con un camion carico di gas liquido, quando all’improvviso ha cominciato ad accusare un malore. Giovanni, però, non si è fatto prendere dal panico, non si è fermato all’improvviso, ma ha pensato a quelli che in quel momento viaggiavano con lui lungo la strada. Lo confermano chiaramente alcuni testimoni che hanno assistito alla vicenda, riferendo agli agenti della stradale che il camion, prima di zigzagare incertamente lungo le corsie dell’autosole, si è poi accostato in corsia di emergenza. L’autista, nonostante il malore, è così riuscito ad arrestare il mezzo evitando una strage, dal momento che ha messo in sicurezza il carico da lui trasportato altamente infiammabile.

Altre testimonianze fornite più tardi dalla polizia hanno permesso di ricostruire meglio la dinamica dell’evento. A quanto pare l’autista sarebbe stato aiutato anche da altri suoi colleghi che, notando l’incertezza con cui procedeva il mezzo da lui guidato, hanno costituito una sorta di «barriera» in movimento tra l’autocisterna e le altre auto che sopraggiungevano.

Dopo il che camion si è fermato in corsia di emergenza, sono partite in massa tante segnalazioni al centralino del 118, che al più presto ha inviato i soccorsi per soccorrere l’uomo, ma purtroppo per lui non c’è stato nulla da fare. Intervenuti sul posto, il personale del 118 non ha che potuto soltanto constatare il decesso per infarto.

Giovanni lascia una moglie e due figlie, a cui va il nostro il più profondo cordoglio.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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