Un autista di 57 anni è stato trovato privo di vita mentre si trovava presso il centro commerciale CremonaPo, dove era impegnato in un’operazione di scarico del suo veicolo coibentato. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo sarebbe stato colpito da un malore improvviso mentre era a bordo del mezzo senza che vi fossero persone nelle immediate vicinanze.
A far emergere l’anomalia è stato il mancato movimento del veicolo per un periodo prolungato. L’azienda, attraverso il sistema di monitoraggio GPS della flotta, ha rilevato la sosta anomala e ha allertato i soccorsi. Sul posto sono intervenuti il personale sanitario e la Polizia Locale, ma ogni tentativo di rianimazione si è rivelato inutile. Il decesso è stato attribuito a cause naturali.
L’episodio ripropone un tema noto nel settore dell’autotrasporto: la solitudine operativa che caratterizza gran parte dell’attività degli autisti, in particolare durante le fasi di carico e scarico. In assenza di testimoni, un malore o un incidente possono non essere immediatamente segnalati.
Alla luce di quanto accaduto, torna di attualità la riflessione sull’adozione di sistemi di allerta e dispositivi salva-vita, in grado di segnalare situazioni critiche o consentire una richiesta di aiuto tempestiva. Strumenti tecnologici che, se utilizzati correttamente, possono rappresentare un supporto concreto alla sicurezza di chi lavora quotidianamente in condizioni di isolamento.


