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Controlli reiterati in Veneto sui veicoli ADR: due denunciati per trasporto rifiuti

Venerdì 2 dicembre le polizie stradali di Padova, Vicenza e Rovigo hanno effettuato una trentina di controlli nei confronti di veicoli impegnati nel trasporto di merci pericolose. Alla fine di 32 multe elevate, soltanto 19 riguardavano la normativa ADR, anche se in totale ammontavano a più di 6.000 euro. Per il resto, i “soliti” tempi di guida e due violazioni della normativa relativa al trasporto di rifiuti pericolosi. E in questo caso, trattandosi di reati, è scattata la denuncia

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Il trasporto merci pericolose suscita timori. E sono sempre più frequenti le operazioni mirate volute dalla polizia stradale per controllare i veicoli pesanti impegnati in questo segmento di mercato. Proprio venerdì 2 dicembre ne è andato in scena uno, in un tratto particolarmente trafficato della nostra rete autostradale, vale a dire la A4 nel tratto che attraversa le provincie di Padova e Vicenza. Il tutto, organizzato dalle sezioni della polizia stradale di Padova, Vicenza e Rovigo, è durato dalla mattina al tardo pomeriggio, il tempo sufficiente a controllare una trentina di camion con un esito finale che suona come un bollettino di guerra: due autotrasportatori denunciati, 32 sanzioni amministrative, 6.000 euro di multa. Anche perché l’obiettivo prioritario dei controlli era il rispetto della normativa ADR (che peraltro a fine anno viene interessata da diverse novità), ma poi all’atto pratico sono venite fuori tante altre magagne. Prova ne sia che dai 30 controlli effettuati – 26 a carico di veicoli italiani e 4 di veicoli comunitari – sono scaturite in totale 32 violazioni (perché evidentemente qualcuno ne aveva commessa più di una), ma quelle relative alla normativa specifica sul trasporto delle merci pericolose erano poco più della metà. Per la precisione 19, che tutte insieme “cubavano” poco più di 6.000 euro di multe.

Paradossalmente, però, a generare conseguenze più pesanti, almeno in termini di ammontare delle sanzioni, erano le 8 infrazioni alle normative sui tempi di guida e di riposo, anche perché qui è sufficiente una manomissione a far schizzare la relativa sanzione a 1.732 euro. 

In questo caso, però, le due sanzioni di maggiore entità, non fosse altro dal punto di vista delle conseguenze, riguardavano due violazioni della normativa relativa al trasporto di rifiuti pericolosi, che comportano di per sé un reato

Va comunque sottolineato che i controlli del 2 dicembre sono stati una sorta di replica concessa dalla polizia stradale dello stesso contesto territoriale e relativamente allo stesso comparto di trasporto. Perché pochi giorni prima il Compartimento polizia stradale del Veneto aveva controllato, lungo le autostrade della provincia di Padova, 18 camion (in questo caso 9 italiani, 6 comunitari e 2 extracomunitari) ed elevato 38 sanzioni a carico di conducenti di veicoli pesanti adibiti al trasporto di merci pericolose, con un corredo di tre fermi amministrativi, un certificato di qualificazione dell’autista ritirato e una patente sospesa. In questo caso una fetta considerevole delle sanzioni aveva riguardato problemi alle cisterne per il trasporto del carburante e la mancanza delle corrette indicazioni sul carico trasportato. Nel mucchio, poi, è finito anche un camion che stava trasportando gasolio abusivo da Verona verso la Slovenia.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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