La rete di Autostrade Alto Adriatico si prepara per la prima volta nella sua storia a superare i 54 milioni di transiti annui, registrando una crescita di 2 milioni rispetto al 2024 e di 4 milioni rispetto al 2023. Un aumento significativo che conferma il ruolo della rete come corridoio strategico per il trasporto merci e i flussi turistici tra l’Italia e l’Europa orientale.
Il tratto A4 Venezia-Trieste e le altre arterie gestite tra Veneto e Friuli Venezia Giulia rappresentano un vero “termometro” dell’economia nordest-europea. Come sottolinea il Presidente Marco Monaco: «La nostra rete è diventata il principale corridoio dei traffici Est-Ovest dall’Europa e il tratto preferenziale per merci e viaggiatori. L’autostrada è il baricentro dello sviluppo produttivo e turistico del Nord-Est, e la modernizzazione è imprescindibile per la crescita della produttività».
Monaco individua la principale ragione della crescita esponenziale del traffico negli ultimi anni lo si deve «alla costruzione della terza corsia che ha raggiunto uno sviluppo di circa 60 chilometri, dei quali 40 dal 2021 a oggi. Questo ha reso più agevole il percorso da Trieste a Venezia, anche per raggiungere le località di mare o i centri principali della logistica».
Peraltro è proprio di questi giorni la notizia dell’affidamento dei lavori della terza corsia tra San Donà di Piave a Portogruaro al consorzio stabile Eteria (con Icop). Parliamo di 26 chilometri di autostrada che attendono da anni di vedere la luce e che finalmente dovrebbero partire entro il 2026 per essere conclusi entro il 2031 con un investimento di 870 milioni di euro, necessari per realizzare 9 ponti su corsi d’acqua, 12 sottopassi, 3 cavalcavia, un riassetto dello svincolo di Cessalto e la creazione di un nuovo casello a San Stino di Livenza, previsto a un paio di chilometri da quello attuale in modo da ampliarne gli ingressi e le uscite.
Crescita dei transiti: il traffico leggero traina la ripresa
Dal 2002 ad oggi, i transiti sono aumentati di quasi 20 milioni, passando da 35,8 milioni a una proiezione di 54,2 milioni. L’incremento dei chilometri percorsi è altrettanto significativo: da 1,64 miliardi nel 1995 a 2,77 miliardi nel 2025.
Rispetto al 2024, i dati al 31 ottobre 2025 mostrano:
- Traffico totale in crescita del 4%
- Veicoli leggeri +5%
- Mezzi pesanti +2%, con il tratto Portogruaro–San Donà in aumento tra 2 e 3% e i pesanti sotto l’1%.
La costruzione della terza corsia, con circa 60 km sviluppati dal 2021 (di cui 40 già completati), ha reso più agevole il percorso lungo la A4 e facilitato il collegamento con centri logistici e località turistiche.
Sicurezza in miglioramento: meno incidenti e mortalità ridotta
Nonostante il traffico crescente, l’incidentalità con danni alle persone è in calo. Dal 2002 a oggi, gli incidenti per 100 milioni di veicoli‑km sono passati da 11,5 a 4,5, un calo di oltre due terzi. Nel tratto Portogruaro–San Donà di Piave, per la prima volta, il tasso di sinistrosità (6,19) è leggermente inferiore alla media nazionale delle altre concessionarie (6,2).
Dati comparati al 31 ottobre 2025:
- Incidenti totali: da 461 a 396
- Incidenti nel tratto Portogruaro–San Donà: da 94 a 86
- Mortali: da 9 a 5 (di cui 1 nel tratto focalizzato)
Questi risultati sono il frutto di controlli sulla velocità, distanza di sicurezza e nuove tecnologie implementate in collaborazione con la Polizia Stradale.
Un corridoio strategico per autotrasporto e logistica
Per le aziende di trasporto merci, la rete di Autostrade Alto Adriatico rappresenta un asse vitale:
- Maggiore traffico leggero e pesante = più opportunità di transito e business.
- Terza corsia e modernizzazione = percorsi più fluidi, meno congestioni e maggiore efficienza.
- Sicurezza migliorata = riduzione dei rischi operativi e dei costi legati agli incidenti.
La rete conferma il suo ruolo come corridoio preferenziale Est-Ovest, un indicatore tangibile della vitalità commerciale tra Nord-Est italiano e Europa orientale.
Società e governance
Fondata nel 2018, Autostrade Alto Adriatico è totalmente pubblica, controllata in particolare da Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia (92,53%) e Regione Veneto (7,47%). Dal 1° luglio 2023 ha subentrato ad Autovie Venete nella gestione di A4 Venezia-Trieste, A23 Palmanova–Udine Sud, A28 Portogruaro–Conegliano, A57 Tangenziale di Mestre (quota Terraglio) e A34 Villesse–Gorizia.
Con la combinazione di traffico crescente, sicurezza in miglioramento e modernizzazione infrastrutturale, la rete si conferma un termometro affidabile per il Nord-Est e per l’economia Est-Ovest, offrendo segnali chiari e utili per il settore dell’autotrasporto.


