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Ecco come diventano tecnologici i controlli dei camion sulle autostrade

È un tutor più tecnologico che, oltre alla velocità, controlla i sorpassi irregolari dei camion, i superamenti dei limiti di massa e, tramite le antenne DSRC, anche diversi parametri del tachigrafo. Si chiama Navigard ed è la piattaforma voluta da Autostrade in collaborazione on la Polizia stradale per monitorare i flussi di traffico utilizzando sensori digitali, telecamere, droni e un po’ di intelligenza artificiale

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Un camion che sorpassa dove non è consentito o che supera i limiti di massa prescritti. O ancora un veicolo che viaggia a velocità superiore al prescritto o addirittura che procede contromano. Sono alcune delle tante situazioni che presto saranno controllate dalla piattaforma Navigard, sviluppata da Movyon e creata all’interno del gruppo Autostrade per l’Italia in collaborazione con la Polizia Stradale per monitorare i flussi di traffico e rilevare in modo automatico effrazioni o comportamenti scorretti al volante . Il servizio, presentato lo scorso 6 dicembre dal Direttore della Direzione Centrale delle Specialità della Polizia di Stato Prefetto, Renato Cortese, e dall’Amministratore Delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi, funziona grazie a un complesso sistema di algoritmi e di fatto riesce a integrare i dati raccolti da radar, telecamere, alcuni server periferici e uno centrale per poi segnalarle a chi deve effettuare verifiche. 

Molto  avanzato appare in particolare il sistema che mira a contrastare l’incidentalità in galleria. In questo caso i dati raccolti da sensori e telecamere vengono combinati con un algoritmo di Intelligenza Artificiale, per fare in modo di rilevare, già entro il 2026, la presenza di veicoli contromano e di altri tipi di ostacoli laddove la stessa galleria sia più lunga di 500 metri. Un’altra tecnologia, poi, servirà a fare in modo che, con l’impiego di sensori ottici digitali e di telecamere, si possa verificare dinamicamente il rispetto della massa consentita dei veicoli in transito, segnalando eventuali scostamenti alla Polizia Stradale per le opportune verifiche. Inoltre, sarà possibile monitorare il percorso di veicoli che trasportano merci pericolose, segnalandone il transito lungo tratti autostradali a loro non consentiti. 

Insomma, un programma di azioni articolato che sarà implementato nel tempo e che troverà piena copertura entro il 2027. E a quel punto sarà in grado di integrare anche la tecnologia basata sulle antenne DSRC, vale a dire quello strumento che da remoto consente alla polizia di dialogare con il tachigrafi smart di seconda generazione e di individuare un’eventuale irregolarità relativa a un camion in transito, di verificare se rispetta eventuali parametri e, in caso di esito negativo, di fermarlo e di sanzionarlo.

Nella piattaforma, inoltre, sarà presente uno strumento informatico che aiuta la Polizia di Stato a impedire l’omissione del pagamento del pedaggio in maniera reiterata.

L’aspetto innovativo della piattaforma, giustamente sottolineato dal direttore Cortese, riguarda «la sinergia virtuosa tra Autostrade per l’Italia e la Polizia di Stato», finalizzata a consentire «un ulteriore passo avanti verso un obiettivo che accomuna tutti gli attori coinvolti nella tutela della mobilità: garantire la sicurezza stradale attraverso l’innovazione tecnologica».

«La sicurezza dei lavoratori e dei viaggiatori è parte integrante della strategia del nostro Gruppo», ricorda l’Amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi. «In questa sfida quotidiana, la tecnologia è un alleato prezioso e Navigard rappresenta un’innovazione unica nel campo della sicurezza stradale, che integra e mette a sistema le soluzioni all’avanguardia sviluppate dal nostro Gruppo».

La Polizia di Stato e il Gruppo Aspi promuovono, da molti anni, iniziative volte all’educazione stradale e alla sensibilizzazione degli automobilisti per fronteggiare il fenomeno dell’incidentalità stradale con l’obiettivo di trasformare la visione della sicurezza stradale da obbligo a scelta consapevole. Queste iniziative vanno ad aggiungersi alle altre già realizzate in collaborazione con la Polizia di Stato, tra le quali la messa a disposizione di 153 tratte (1.600 km) coperte dal sistema SICVE (46 nuove tratte 2024-25); oltre 3.500 controlli su mezzi pesanti (periodo 2021-22); il 96,4% di indice di copertura 2023 da parte delle pattuglie della Polizia Stradale, 4 Safety Point nelle Aree di Servizio e campagne di comunicazione sulla Sicurezza.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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