Mai un incidente prima di sabato scorso, quando per evitare il peggio, Marino Bocchi, 61 anni, originario del cremonese, ha fatto una manovra brusca con la sua autocisterna piena di gasolio e benzina. Ha urtato leggermente una Yaris su cui viaggiavano due persone anziane (rimaste leggermente ferite) e a quel punto è uscito di strada fino a un piazzale della società di logistica GLS: il mezzo ha preso fuoco e poi è esploso. Un altro incidente per il trasporto di merci pericolose dopo quello dello scorso 4 luglio accaduto nella periferia romana durante le operazioni di scarico di Gpl presso un distributore. Stavolta è successo nei pressi del comune di Crespellano (Bologna) dove nelle prime ore di sabato scorso testimoni raccontano di aver sentito almeno tre esplosioni e visto un’alta colonna di fumo.
Il mezzo trasportava gasolio e benzina, non Gpl come erroneamente riportato da alcune cronache locali. Nell’incidente ha perso la vita l’autista, dipendente da una società associata al Conap, una realtà cooperativa di Fiorenzuola D’Arda (Piacenza) aderente a Federtrasporti, con una carriera irreprensibile e priva di sinistri in tanti anni alla guida. Bocchi prima è stato dato per disperso, poi invece è stato rinvenuto intrappolato all’interno della cabina del veicolo.
Sul posto sono intervenuti i soccorsi, i vigili del fuoco, i carabinieri, la Polizia locale di Valsamoggia, coordinata dalla Procura, nel tentativo di ricostruire la dinamica dell’incidente, non ancora del tutto chiarita. Gli investigatori stanno valutando se l’uscita di strada sia stata causata dallo scoppio di uno pneumatico del mezzo pesante, ma rimane da stabilire se la gomma sia esplosa prima o dopo l’urto con l’auto.
Alla famiglia e ai colleghi le condoglianze della redazione.
