Marcia indietro della Regione Toscana sulla chiusura ai veicoli pesanti della Firenze-Pisa-Livorno (Fi-Pi-Li). L’ordinanza anti-Tir, che avrebbe comportato il dirottamento dei camion sulla A11, non è stata firmata da Giani, che ha evidentemente accolto le proteste degli autotrasportatori sull’ipotesi. La situazione della Fi-Pi-Li resta comunque critica, con incidenti che si ripetono con sconcertante regolarità e altri problemi di viabilità.
Anche perché proprio in questi giorni la Avr, la società che ha in gestione la Fi-Pi-Li per conto della Città Metropolitana di Firenze, ha diffuso i dati riferiti al 2019 (ultimo anno non condizionato dal Covid), dai quali è emerso che il traffico medio giornaliero ha raggiunto i quasi 54 mila veicoli per il 10% camion nella sezione di Scandicci, circa 51mila per il 18% camion nella sezione di San Miniato, oltre 45mila per l’11% camion nella sezione di Pisa e circa 27.600 per il 21% camion nella sezione di Lavoria.
Numeri che dimostrerebbero che effettivamente lo stress a cui è sottoposto l’arteria stradale è decisamente rilevante. Ma non basta, perché ulteriori criticità per il trasporto merci potrebbe comportare la decisione del sindaco di Lastra a Signa, Angela Bagni, che, proprio a causa delle chiusure della superstrada per lavori o incidenti, ha deciso dal prossimo 1° luglio di vietare in via definitiva il transito nella cittadina per tutti i veicoli over 18 ton. Il divieto riguarda via Livornese – SS 67, nel tratto compreso tra la rotonda posta all’intersezione tra via Livornese con via S. Maria a Castagnolo e via Lungo Vingone (Km. 70+00 S.S. 67) e la fine del centro abitato di Porto di Mezzo (Km. 65+680).
Secondo l’ordinanza le caratteristiche dei luoghi (Lastra a Signa ha tre importanti restringimenti della carreggiata nel centro del capoluogo, a Ponte a Signa e a Porto di Mezzo, con la circolazione regolata da sensi unici alternati) provoca lunghi incolonnamenti in prossimità delle intersezioni semaforiche, spesso sfociati nella totale paralisi del traffico e in gravi pericoli di sicurezza per la difficoltà di accesso dei veicoli di soccorso (ambulanze, vigili del fuoco). Il limite di 18 tonnellate consente l’esercizio dell’attività imprenditoriale a gran parte delle imprese locali e si uniformerebbe con il divieto già esistente sulla S.R. 325 – via Ponte Nuovo. Il divieto di attraversamento di Lastra a Signa verrà segnalato in più punti sulla Fi-Pi-Li. Per quanto riguarda il trasporto merci il provvedimento stabilisce infine alcune deroghe per i veicoli che effettuano operazioni di carico e scarico merci presso il centro abitato capoluogo-Ponte a Signa-Porto di Mezzo, Malmantile-Quattrostrade e La Luna, non raggiungibili se non attraverso la via Livornese, e per i veicoli di aziende con sede operativa nell’abitato di Lastra a Signa.
Resta la situazione drammatica della superstrada, peraltro da anni segnalata dalle associazioni di trasporto regionali. «Il volume di traffico merci che coinvolge i principali distretti industriali presenti lungo quest’arteria stradale, in grado di collegare il porto di Livorno alla città di Pisa, all’Empolese Valdelsa, e infine a Firenze – ha commentato Giampaolo Giannelli, responsabile regionale dipartimento trasporti e lavori pubblici Forza Italia Toscana – rendono la realizzazione della terza corsia sulla superstrada un’opera assolutamente necessaria. Occorrono in particolare investimenti adeguati al potenziamento della rete viaria grazie alle risorse che arriveranno dal Next Generation Eu, dal React Eu e da risorse nazionali».