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Incidenti stradali: 169 autisti di mezzi pesanti morti nel 2021 (+44,4% sul 2020)

Il Rapporto Aci-Istat conferma l'aumento di incidenti stradali nel nostro Paese (+28,4%). Tra le cause principali dei sinistri, la guida distratta, il mancato rispetto della precedenza, la velocità troppo elevata. Il presidente dell'Aci Angelo Damiano Sticchi: «Una corretta educazione stradale è fondamentale per la prevenzione e la riduzione del fenomeno dell'incidentalità e per garantire una mobilità sicura, sostenibile e inclusiva»

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La pandemia ha influenzato l’andamento dell’incidentalità stradale e della mobilità anche nel 2021. Incidenti, morti e feriti sono infatti aumentati rispetto al 2020, ma risultano ancora inferiori rispetto al 2019. È questo il quadro generale che si ricava dal recente Rapporto ACI-ISTAT sull’incidentalità stradale 2021.

I numeri parlano di 2.875 morti in incidenti stradali in Italia (in media 7,9 al giorno; +20% rispetto al 2020) e 204.728 feriti (+28,6%). Nel complesso gli incidenti stradali sono stati 151.875 (+28,4%). Tutti valori in aumento, dunque, rispetto al 2020, anche se ancora in diminuzione rispetto al 2019 (vittime -9,4%; -15,2%, feriti -15,2%: -11,8%, incidenti). 

Tra le vittime, 169 sono autisti di mezzi pesanti (+44,4% rispetto a 2020), 695 i motociclisti (+18,6%), 471 i pedoni (+15,2%), 1.192 gli occupanti di autovetture (+17,1%), 67 i ciclomotoristi (+13,6%), 229 i conducenti di biciclette e monopattini elettrici (+30,1%).

Il rapporto ACI-ISTAT mette in fila anche le principale cause che hanno dato origine agli incidenti stradali:

  • guida distratta o andamento indeciso: 15,4% del totale, 30.478 incidenti;
  • mancato rispetto della precedenza o semaforo: 14,3%, 28.293 incidenti;
  • velocità troppo elevata: 10%, 19.706 incidenti;
  • manovre pericolose (retromarcia, inversione di corsia, attraversamento della carreggiata, sosta irregolare): 7,9%, 15.534 incidenti.
  • mancato rispetto della distanza di sicurezza: 14.081 casi: 7,1%.

«Una corretta educazione stradale è fondamentale per la prevenzione e la riduzione del fenomeno dell’incidentalità e per garantire una mobilità sicura, sostenibile e inclusiva. La formazione, per essere compiutamente efficace, deve essere continua, perché è assolutamente necessario praticare costantemente un vero e proprio allenamento alla sicurezza stradale», ha dichiarato Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’ACI, intervenuto in occasione della 52sima edizione del Giffoni Film Festival. «Il grande impegno dell’ACI nella promozione dell’educazione stradale è testimoniato da molteplici attività, la prima è quella con il Ministero dell’Istruzione per la realizzazione dei corsi presenti sul Portale Edustrada».

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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