Con l’inaugurazione della ferrovia ad alta velocità Koralm, l’Austria aggiunge un tassello rilevante alla rete di trasporto europea. L’infrastruttura, costata 6 miliardi di euro, collega in modo più diretto Carinzia e Stiria e introduce una nuova capacità operativa su uno dei principali corridoi nord–sud del continente, il Baltico–Adriatico.
La linea, lunga 130 km e comprendente il Koralm Tunnel da 33 km, è già percorsa da treni merci, mentre l’apertura al traffico passeggeri e misto è prevista per il dicembre 2025. I tempi di percorrenza tra Graz e Klagenfurt scenderanno da tre ore a 45 minuti, un cambiamento che avrà effetti anche sulla mobilità delle merci e sulle possibilità di pianificazione dei servizi intermodali.

Impatto sui flussi transfrontalieri e sull’Italia nord-orientale
Per gli operatori italiani, la nuova infrastruttura introduce maggiore continuità lungo l’asse che collega i porti dell’Alto Adriatico ai mercati centroeuropei tramite Tarvisio–Villach. Grazie al nuovo collegamento, la capacità ferroviaria aumenta e i flussi diventano più facilmente programmabili, fattori che possono contribuire a migliorare la competitività delle catene logistiche intermodali della regione.
La Koralm-Bahn si integra infatti con le direttrici verso Germania e Polonia, offrendo percorsi più stabili e potenzialmente più rapidi rispetto alle rotte attuali. L’opera risponde anche agli obiettivi europei di riequilibrio modale, favorendo lo spostamento dalla gomma alla ferrovia.
Il ruolo del terminal di Fürnitz e i progetti correlati
Il terminal intermodale di Fürnitz, nel sud dell’Austria, è tra i principali beneficiari della nuova linea. È previsto un ampliamento delle aree operative e dei servizi logistici, con l’obiettivo di rafforzare le funzioni di consolidamento, stoccaggio e attività a valore aggiunto. L’infrastruttura si inserisce inoltre in un contesto di ulteriori investimenti, come il completamento nel 2029 della seconda canna del tunnel delle Caravanche, che dovrebbe aumentare la fluidità dei collegamenti con la Slovenia.
Ricadute economiche e ambientali
Secondo le stime del governo austriaco, l’incremento del traffico ferroviario lungo la Koralm-Bahn potrebbe contribuire a una riduzione di circa 60.000 tonnellate di CO₂ all’anno. Il miglioramento delle connessioni interne alla macroregione Stiria–Carinzia dovrebbe inoltre sostenere l’attrattività per imprese manifatturiere e high-tech, creando un ambiente più favorevole allo sviluppo industriale e ai servizi logistici avanzati.
Senza essere un’opera risolutiva per tutte le criticità del corridoio, la Koralm-Bahn rappresenta comunque un intervento infrastrutturale di rilievo che modifica tempi, capacità e prospettive dei collegamenti merci nell’area Alpe-Adria.


