Lo scorso 22 giugno abbiamo pubblicato una notizia che riferiva di come nel contesto della prima sperimentazione del progetto eFTI4EU, mirato ad applicare il regolamento sull’uso delle informazioni elettroniche nel trasporto merci, fosse stato verificato anche un autista coinvolto in un incidente, del quale poi veniva appurato che aveva guidato senza carta tachigrafica per non rispettare le pause e non era legato da un rapporto di lavoro con l’azienda proprietaria del mezzo.
In realtà, come ci è stato richiesto sia da «RAM Logistica, Infrastruttura, Trasporti», società in house del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sia da Circle Group, in veste di partner tecnico dell’iniziativa, durante la sperimentazione condotta nell’ambito del progetto europeo eFTI4EU non si è verificato alcun incidente, né sono state elevate sanzioni o disposte sospensioni di patente. La suddetta sperimentazione, volta ad applicare quanto previsto dal Regolamento UE 2020/1056 sull’uso delle informazioni elettroniche nel trasporto merci, si è svolta senza alcuna criticità, come chiaramente indicato nell’informativa pubblicata sul sito RAM in data 23 maggio.
L’incidente e le violazioni riportate nell’articolo si sono effettivamente verificate, ma non sono collegate alla sperimentazione. Sono cioè, come ha chiarito anche il Comandante del Corpo di Polizia Locale – Protezione Civile del Comune di Verona (che ha partecipato al pilot), «un fatto distinto e indipendente rispetto alle attività di test del progetto eFTI4EU.
