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Pedaggi: dal 2023 aumenti del 2% sul 50% della rete. Nuovi incrementi a luglio

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Il primo aumento del primo giorno dell’anno in genere è sempre quello: il pedaggio autostradale. Il 2022 da questo punto di vista era stato un’eccezione, visto che era scattata una sospensione durata fino al 31 dicembre 2022, con la sola eccezione della A21 Piacenza-Brescia (dove si era registrato un aumento superiore al 5%). Nel 2023 la situazione torna alla normalità, ma soltanto in parte. Nel senso che ci saranno aumenti, ma saranno più ridotti del previsto e comunque non interesseranno tutte le arterie autostradali, ma soltanto il 50% circa.
Più in dettaglio, gli aumenti dei pedaggi – stando a quanto specifica una nota del ministero delle Infrastrutture – saranno attualmente del 2% per salire poi ulteriormente dal 1° luglio con un altro 1,34%. Un aumento che interesserà in particolare i 3.000 chilometri di rete gestiti da Autostrade per l’Italia. Anche se il ministro, Matteo Salvini, spiega che in realtà l’aumento sarebbe dovuto essere vicino al 5% «ma è stato scongiurato» oltre che spalmato su due step e che nel nostro Paese «gli incrementi sulle tratte interessate è inferiore all’inflazione». In questo modo – si aggiunge – gli italiani potranno beneficiare di una situazione migliore rispetto ad altri Paesi europei. In Spagna e in Francia, per esempio, dove esistono sistemi concessori simili, gli aumenti saranno rispettivamente del 4.75 (da febbraio 2023) e del 4%.
Lo stesso ministero specifica che sulle Autostrade A24 /A25 Roma-L’Aquila-Teramo e Diramazione Torano-Pescara, non soltanto non ci saranno aumenti, ma anzi il ministero sta cercando il modo per introdurreeventuali riduzioni.
Ma l’elenco delle tratte autostradali che non vengono toccate dagli aumenti è abbastanza lungo e comprende come detto all’incirca il 50% della rete. In particolare, nel 2023 conserveranno lo stesso pedaggio del 2022 le società che stanno aggiornando il piano economico, vale a dire:

  • Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova
  • Milano Serravalle, Società Autostrada Ligure Toscana – Tronco Autocisa
  • Società Autostrade Valdostane
  • Tangenziale di Napoli
  • Autostrada dei Fiori – A6
  • Società Italiana Traforo Autostradale del Frejus
  • Società Autostrada Tirrenica
  • Raccordo Autostradale Valle d’Aosta
  • Concessioni Autostradali Venete.

Ma saranno inesistenti anche gli aumenti per le società con concessione scaduta, vale a dire:

  • Autostrada del Brennero
  • Società Autostrada Ligure Toscana. – A12 Tronco Ligure Toscano
  • Autovie Venete, SATAP – Tronco Torino-Alessandria-Piacenza
  • Autostrada dei Fiori
  • Società per Azioni Autostrada Torino-Ivrea-Valle D’Aosta.
    A tale proposito ricordiamo che nel decreto Milleproroghe è stato inserito lo slittamento al 31 dicembre 2023 il termine per la conclusione delle procedure per l’affidamento della concessione autostradale A22 Brennero-Modena.

    Stessa sorte, infine, interesserà la BreBeMi, la Pedemontana Lombarda e il consorzio per le autostrade siciliane. 

A tal proposito possiamo ricordare che la Tangenziale est esterna di Milano ha già disposto la proroga fino al 31 dicembre 2023 lo sconto del 20% a tutti i veicoli dotati di apparecchiatura elettronica per pagamento e del 30% ai veicoli full-electric e ai camion alimentati a Gas naturale liquefatto. Dal 1° gennaio, inoltre, quest’ultima riduzione sarà estesa all’intera tratta Liscate-Castegnato della Brescia-Bergamo-Milano. E quindi i camion green potranno beneficiare di tariffe ridotte per percorrere interamente la A58-TEEM e la A35-BreBeMi.

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