Le aree di sosta italiane non saranno il massimo, ma nemmeno quelle spagnole brillano per sicurezza. Anche se a dire il vero da oggi gli autisti che occuperanno i parcheggi con i loro camion potranno essere un po’ più tranquilli, in quanto la Guardia Civil ha portato a termine un’operazione, ribattezzata Horn165 e durata più di un anno, ha arrestato otto persone, mentre altre due sono ancora indagate, con l’accusa di aver messo a segno la bellezza di 25 furti lungo le strade AP-7, AP-2 A-2 e A-68, in particolare nelle province di Huesca, Saragozza, La Rioja, Barcellona e Navarra. Tutti furti eseguiti con quella che in Spagna chiamano la tecnica «lonero», vale a dire l’accostamento di veicoli navetta, il taglio del telone da parte dei rapinatori, un rapido sguardo della refurtiva per capire quale possa essere la merce più appetibile e poi, tramite altri veicoli da trasporto, il trasferimento del tutto in magazzini – che nel caso in questione erano a Badalona e a Reixac – da dove in seguito la refurtiva veniva assegnata ai diversi membri della banda, che si occupavano della vendita finale sul mercato nero utilizzando spesso dei canali internet. Al momento della perquisizione degli agenti nei magazzini sono stati trovati oggetti di ogni tipo (una sessantina di computer, 236 paia di scarpe, 8 mountain bike e tanto altro) che nel complesso avevano un valore stimato in più di 500 mila euro.
Spagna: arrestata banda specializzata nei furti ai camion con «taglio del telone»
Una decina di persone, di cui due ancora indagate, sono state arrestate dalla polizia spagnola per aver commesso 25 furti nelle aree di sosta delle strade AP-7, AP-2 A-2 e A-68. Tutti eseguiti con la tecnica detta «lonero», vale a dire il taglio del telone. In due diversi magazzini, in cui veniva sistemata la merce in attesa della vendita sul mercato nero, sono stati trovati oggetti con un valore superiore al mezzo milione di euro
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