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Una serigrafia di Dio sul camion fa arrestare i succhia-gasolio

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Avevano posizionato sul fronte della cabina di guida un’immagine serigrafata di Dio per esprimere la propria devozione. Ma è stata proprio quella stampa a tradirli e farli arrestare quando hanno infranto il settimo Comandamento: “Non rubare”.
La scorsa notte due camionisti baresi sono stati sorpresi dalla Polstrada marchigiana nell’area di servizio Montefeltro Est di Riccione mentre, utilizzando tubi di gomma, stavano succhiando il carburante dal serbatoio di un mezzo pesante.
I “vampiri di gasolio”, già autori di furti simili in passato, erano sotto sorveglianza da parte degli agenti che li hanno seguiti per centinaia di chilometri nel loro tragitto. In particolare, la Polizia della Sottosezione Autostradale di Fano era in possesso di numerosi filmati che riprendevano i due pugliesi mentre commettevano altri furti di carburante presso aree di servizio collocate lungo il tratto marchigiano dell’A14. Ed era proprio in queste registrazioni che si vedeva chiaramente la serigrafia personalizzata di Nostro Signore collocata sulla cabina di guida del Tir dei ladri.
La modalità del furto è stata semplice. I due si sono affiancati a un altro mezzo pesante e, approfittando del riposo dell’autista, hanno forzato il tappo del serbatoio. Poi hanno introdotto una pompa elettrica – collegata a nove taniche occultate in un doppiofondo del semirimorchio del loro camion – e asportato ben 250 litri di gasolio. Ma la mano di Dio – o meglio la sua immagine – li ha puniti…

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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